Il Glam Rock, la versione più colorata, più androgina e più irriverente del rock, ha vissuto dei periodi di impensabile splendore, supportata da grandi figure del calibro di David Bowie, Lou Reed, Iggy Pop e senza ombra di dubbio Marc Bolan (che fece da ponte tra le tendenze hippie e la musica rock). Quindi, tralasciando Bolan, agli occhi dei tanti il baluardo del Glam Rock fu sicuramente David Bowie con i suoi alter ego fuori dal comune, in special modo Ziggy Stardust, e con le sue collaborazioni con band e solisti che hanno fatto la storia del rock. Proprio Ziggy Stardust si intitola l’album che si pone da capofila a questo genere; con questa miscela di rock, teatralità, ambiguità sessuale ed esibizioni scioccanti si dà il via alla musica glitterata. Adesso però, senza ulteriori indugi, andiamo a dare uno sguardo alle 5 canzoni più significative del glam rock.
Le 5 canzoni più significative del Glam Rock: Life on Mars? – David Bowie
La classifica delle 5 canzoni più significative del glam rock si apre con il quinto posto che spetta a ‘Life on Mars?’ di David Bowie; brano pubblicato il 22 giugno 1973 che ottenne il disco d’oro in Danimarca e Inghilterra. Ad un primo ascolto la canzone potrebbe apparire come un’informe accozzaglia di situazioni, luoghi, scenari e personaggi senza un vero filo conduttore. i passa dal paesaggio assolato di Ibiza alle umide distese delle Norfolk Broads, dalla grazia scompigliata di una sala da ballo sconquassata da marinai in lotta, al barcollare incerto di un uomo delle caverne. Questa matassa si può sciogliere solo andando a riascoltare con attenzione la prima strofa dove è possibile leggere tra le righe la figura di una ragazza che pur di sfuggire alle liti dei genitori si rifugia davanti “al punto con la migliore visuale”, ovvero la TV, e quelle figure si alternano grazie allo spasmodico zapping della ragazza. Lo stesso Bowie nel ’96 confermerà questa lettura accennando proprio a questa ragazza.
Lust for Life – Iggy Pop
La classifica prosegue con il quarto posto occupato da ‘Lust for Life’ di Iggy Pop pubblicato nel 1977. Il brano, presente nell’album omonimo –prodotto da David Bowie– ebbe un notevole successo tant’è che nel 1996 il film cult di quella generazione, Trainspotting, nella scena iniziale lo utilizza come base mentre Mark, il protagonista (interpretato da un giovane Ewan McGregor) si abbandona al suo monologo rimasto indelebile nelle menti di chiunque lo abbia ascoltato. La canzone prende le mosse dalla tossicodipendenza dell’artista e riprende il titolo di un film del 1956, adattamento di un romanzo biografico di Irving Stone del 1934 sul pittore Vincent Van Gogh.
Perfect Day – Lou Reed
La top 3 inizia con un altro brano scelto per la pellicola di Danny Boyle: Perfect Day di Lou Reed (già frontman dei Velvet Underground). Il brano, del 1972, è stato oggetto di diverse teorie in merito al suo significato: c’è chi ha visto in questo il racconto da parte dell’autore di una giornata passata a Central Park con la sua futura moglie Bettye Kronstad; altri hanno invece ipotizzato, date le parole finali della canzone “raccoglierai ciò che hai seminato”, che stia parlando della sua ex Shelley Albin e degli errori commessi.
No More, Mr. Nice Guy – Alice Cooper
Ad un passo dal podio si ferma No More, Mr. Nice Guy dello statunitense Alice Cooper, anno 1973. Una canzone irriverente e baluardo della laicità; l’autore la compose dopo esser venuto a conoscenza delle reazioni del gruppo parrocchiale, frequentato dalla madre, alle sue apparizioni sui palcoscenici. Qui esprime il proprio odio per una società bigotta e al contempo ne istiga i suoi componenti affermando che, se loro si fossero scandalizzati per ciò che aveva finora fatto, beh, questo era nulla in confronto a quanto avrebbe fatto da lì in avanti.
Rebel Rebel – David Bowie
Il posto d’onore tocca, senza ombra di dubbio, alla canzone che già nel titolo esprime la ribellione verso un mondo ancora retto da anacronistici e vetusti criteri. È un colpo al patriarcato, prima ancora che questo diventasse di moda, un pilastro delle lotte per la parità di genere e per l’affermazione della propria identità personale: stiamo parlando di ‘Rebel Rebel’ di David Bowie, pubblicato nel 1974. La canzone pone un punto fermo all’esperienza Glam Rock non solo dell’autore, che d’altronde qualche anno prima aveva lanciato il genere, ma anche della musica mondiale.