Ivan Graziani è stato un cantautore italiano, che ha cominciato la sua carriera come chitarrista. Effettivamente la chitarra sarà un suo segno distintivo, una sua fedelissima compagna. Tanto fedele che quando Ivan verrà sepolto, la sua chitarra andrà via con lui, insieme al suo gilet. Una grande carriera, segnata da album come Pigro e come Agnese dolce Agnese, con testi molto sentiti e che riescono a raccontare di vere realtà, di persone semplici, umili. Testi che raccontano anche vizi, presunzioni, sensazioni. Oggi ci concentreremo su una delle sue canzoni più apprezzate, una delle prime ad ottenere così tanto successo, tanto da segnare definitivamente la sua carriera è il suo operato. Stiamo parlando di “Lugano Addio” che fa parte dell’album Lupi di Ivan Graziani. Ecco la sua storia e i suoi possibili riferimenti nascosti.
In quale contesto è nata “Lugano Addio“?
Siamo nel 1977 e Ivan sta lavorando al suo quinto album in studio, Lupi, quello che precederà Pigro. Si avvale in questo caso di un cantautore oggi molto amato e ricordato, Antonello Venditti. Avevano infatti già collaborato precedentemente in quanto Graziani fu un session man per qualche periodo. Per quest’album Venditti sarà un appoggio per Graziani, in quanto curerà le tastiere con i relativi arrangiamenti e anche la produzione. Ivan infatti aveva suonato con e per Venditti per l’album Ullallà e anche nel tour a seguire. L’album fu prodotto per l’etichetta Numero Uno, ed è forse il primo a raggiungere un discreto successo, successo che molto spesso viene attribuito al brano di cui ci stiamo occupando, ovvero “Lugano Addio“.
Qual è la storia dietro “Lugano Addio” di Ivan Graziani?
Come sappiamo, Lugano è un comune Svizzero. Questa canzone riprende molto probabilmente qualcosa di già esistente, poiché anche il titolo è molto simile. Come riporta DeBaser durante la fine del 1800 Pietro Gori, un anarchico, fu accusato di aver preso parte all’omicidio del presidente francese Carnot. Fu per questo motivo che decise di scappare. Gori si trovava in quel periodo in Italia e fuggì in Svizzera proprio per evitare una condanna di un certo peso. Questa presunta tranquillità non durò molto, poiché fu prima incarcerato per circa quindici giorni e poi espulso. Fu in questa occasione che compose “Addio Lugano Bella“, canzone divenuta un’icona di quel periodo e trasmessa poi anche dalla Rai.
Il pensiero del cantautore e il significato
In un documentario della Rai Ivan Graziani a proposito della sua canzone dirà questo: “Allora la canzone che faccio adesso si chiama Lugano Addio. C’è veramente poco da spiegare, è una storia abbastanza semplice di un ragazzo del sul e di una ragazza del nord, chiaramente si innamorano il che è una cosa normalissima, ma si innamora soprattutto di quello che lei rappresenta cioè quello che è il mondo, che è totalmente diverso dal suo.”
Bisogna dire che -come ben si comprende dalla situazione e dall’orientamento di Gori- la canzone “Addio Lugano Bella” si rivestiva di un profondo significato, soprattutto dal punto di vista politico. Eppure l’operazione di Ivan si veste di un fare sottilissimo. Il tutto si “riduce” -se così è giusto dire- al pensiero di una della ragazza amata: “Oh, Marta io ti ricordo così / Il tuo sorriso e tuoi capelli / Fermi come il lago“. Il tutto, diventa quasi una nenia, una cantilena, di un amore tra due ragazzi.