Dave Grohl e alcol, il connubio che non ti aspetti
L’abbiamo detto e lo ripetiamo ancora: il rapporto tra rock, alcol e droghe è inevitabile. Sia perchè sono innumerevoli gli esempi di rockstar che hanno condotto una vita di eccessi alcolici e non solo, sia perchè la tendenza è una delle più radicate nel genere. Ma chi poteva aspettarsi che tra gli eccessi ci fossero anche quelli di Dave Grohl? Quello del leader dei Foo Fighters ed ex batterista dei Nirvana è un connubio che non ti aspetti con l’alcol.
Non parliamo del semplice bicchiere di vino bianco o rosso, ad accompagnare una cena, o qualsiasi altra condotta in sede di registrazione. Non sappiamo quanto il racconto dello statunitense sia romanzato e quanto reale, ma se ci basiamo sulle sue parole, il vero e proprio rituale alcolico prima di ogni concerto è un qualcosa di insostenibile per tutti. O forse no? Intanto vi raccontiamo, passo dopo passo, le varie fasi del rituale.
Il rituale alcolico di Dave Grohl prima di ogni concerto dei Foo Fighters
E’ stato proprio il leader statunitense dei Foo Fighters a raccontarsi, e a svelare le varie fasi del suo “rituale alcolico”. Grohl si è raccontato di recente al FHF Show, e le sue parole sono state riportate da Alternative Nation.
Come in un vero e proprio rituale, tutto deve essere fatto secondo fasi precise e stabilite, con i propri orari e le proprie cadenze. Sembra strano, ma c’è uno schema anche dietro le bevute del leader dei Foo Fighters: “Un’ora e mezza prima del concerto prendo tre Advil (ibuprofene). Un’ora prima, bevo una Coors Light. Circa 50 minuti prima dello show bevo il mio primo Jag (Jägermeister), finisco la Coors Light, e ne bevo un’altra”, ha raccontato allo show lo statunitense.
Sia chiaro, non è assolutamente finita: “20 minuti prima [dello show] ho bevuto tre o quattro Jäger e tre Coors Lights […]”, continua – dichiarando di non venir mai meno al suo schema prestabilito. Poi arriva il momento di coinvolgere gli altri membri della band, che certamente non possono essere lasciati soli mentre il proprio leader beve: “[…] Così mi sento in colpa di essere l’unico a bere Jäger e inizio a dare shots al resto della band, che sta bevendo vino bianco, champagne o qualunque altra cosa”.
E’ finita? Non ancora; ci sono ancora cinque o sei shots di Jag da bere, e due birre da terminare. Una viene conclusa prima di giungere sul palco, l’altra viene portata con sè per salutare il pubblico nel migliore dei modi. E pensare che tutto ciò non è stato fatto una sola volta o due, ma ogni volta nell’ultimo anno e mezzo. Da non credere.