Nel corso della loro lunga carriera, i Led Zeppelin hanno scritto diversi brani controversi. Tra questi, Black Dog nasconde una storia davvero molto particolare. Vediamo come è nata questa canzone e quali sono i suoi punti di forza.
Tutto nacque dal genio creativo di Robert Plant, che aveva tutta l’intenzione di comporre un pezzo molto diverso rispetto al solito. Il suo sogno era quello di realizzare “un testo come quelli che vengono scritti nel bagno di uno studio”. In pratica, era alla ricerca del massimo disimpegno, della pura gioia di scrivere senza secondi fini. A tutto ciò, si aggiunse l’idea di John Paul Jones, che aveva appena ascoltato il blues di Electric Mud di Muddy Waters. Il suo basso avrebbe dovuto dominare sopra ogni altra cosa, mescolato ad un sound fortemente elettrico.
A quel punto, Plant cercò di trarre ispirazione per il brano in maniera particolare. Mentre si trovava in bagno, notò un cane nero di razza labrador nei pressi degli studi di Headley Grange. Fu da qui che nacque il titolo Black Dog, anche se il testo parlava dell’amore passionale nei confronti di una donna. Il singolo uscì in tutto il mondo il 16 gennaio del 1971 e il titolo rimase quello originario, nonostante fosse avulso dalla tematica stessa. Fu inserito nell’album Led Zeppelin IV e contribuì a consolidare il nome leggendario della band britannica.
Nonostante ciò, il brano fu accusato di satanismo, avendo parlato di “occhi che brillano di rosso infuocato”. In realtà, Robert voleva citare il cane nero. Molti lo associarono direttamente al Diavolo, in un periodo nel quale anche i Black Sabbath e in precedente i Beatles avevano subito le stesse accuse. Eppure, la nascita di questa canzone non ebbe nulla a che fare con motivi satanici.