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Pink Floyd, la storia di quella réunion irrealizzabile

Il 2 luglio 2005, i membri storici dei Pink Floyd si riunirono per l’ultima volta. Infatti, il gruppo comprendeva anche il compianto Richard Wright, che sarebbe poi scomparso nel 2008. L’evento avvenne in occasione del Live 8, celebre manifestazione curata da Bob Geldof.

Quest’ultimo era specialista nelle réunion sorprendenti. Nel Live Aid del 1985, era stato in grado di far tornare insieme per un giorno gli Who, i Led Zeppelin e i Black Sabbath. Ma ora Geldof aveva un obiettivo ben più difficile da portare a termine. Chiamò David Gilmour, sapendo che fosse il più restio ad accettare il ritorno insieme, e incassò un rifiuto rapido. Quindi, lo andò a trovare di persona con scarsi risultati. Fu la volta del batterista Nick Mason, al quale Bob chiese di trovare un accordo con David.

Nick era sicuro di non convincere David, ma inviò una mail a Roger Waters. I due erano tornati amici in tempi recenti e Roger accettò di buon grado, chiamando a sua volta Gilmour. Dopo vari tentativi e il convincimento anche di Wright, i Pink Floyd erano finalmente insieme come un tempo. Il quartetto si mise d’accordo sui brani da interpretare. Dopo varie proposte, stabilirono di suonare Breathe, Money, Wish You Were Here e Comfortably Numb.

La réunion si rivelò emozionante, seppur effimera. “È emozionante essere con voi tre dopo tutti questi anni. Suoneremo Wish You Were Here soprattutto per Syd Barrett”, disse Roger Waters durante il concerto. Furono 24 minuti leggendari, ma rimasero un evento isolato fino al 2007, anno di un concerto di tributo per Syd Barrett. Oggi Gilmour non ha alcuna intenzione di tornare insieme agli altri tre membri.

Ecco il video di quello straordinario concerto in occasione del Live 8:

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