Non è raro che il significato di una canzone o di qualsiasi testo venga travisato. Questo non necessariamente significa che vi siano delle spie o dei riferimenti che vogliano far alludere ad altro, eppure, può capitare. Tra i tanti casi che possono essere segnalati inseriamo quello di una canzone di Janis Joplin: “My Baby“. Effettivamente il titolo in questo caso potrebbe far pensare ad altro, ma di certo non avrebbe potuto rimandare ad un’ipotetica gravidanza di Janis, poiché -com’è noto- non è mai diventata madre. Allora però i fan -o chi aveva semplicemente avanzato l’ipotesi- non potevano saperlo. Il brano infatti allude ad un’altra persona, molto importante per la cantante. Ecco il contesto in cui è stata composta e prodotta “My Baby” di Janis Joplin.
In quale contesto è stata composta la canzone?
Purtroppo anche questa può essere annoverata tra le canzoni che ci regalano l’ultimo stralcio della voce di Janis. Fa infatti parte del suo ultimo album, Pearl, che fu pubblicato circa quattro mesi dopo la sua improvvisa morte, avvenuta il 4 Ottobre del 1970. Janis, quindi, non ebbe la possibilità di completare -almeno non fino alla fine- il suo lavoro, motivo per cui addirittura, una traccia dell’album rimarrà strumentale e sarà utilizzata come omaggio alla famosa regina del blues. Intorno a quest’album dunque ruotano alcune difficoltà, eppure non mancò di successo, visto che raggiunse il primo posto nella Billboard 200. “My Baby” è una delle dieci canzoni che fa rivivere l’ultima voce di Janis Joplin. Nell’album occupa la prima posizione del secondo lato e per quanto abbia fatto pensare ad un’ipotetica connessione con una gravidanza, la canzone ha un altro riferimento.
A cosa si riferisce veramente “My Baby” di Janis Joplin?
Come più volte precisato il titolo non allude a nessun possibile bambino, si riferisce però, ad un’altra persona. La persona in questione è il padre di Janis (come riporta songfacts), al quale era molto legato e con cui si dice avesse un ottimo rapporto. Il testo della canzone è stato scritto da Jerry Ragovoy e Mort Shuman i quali sono presenti nei crediti di altre canzoni come per esempio “Get It While You Can“ (scritta insieme) così come si ritrovano separatamente in altre. Ragovoy, per esempio, ha scritto anche la famosa “Piece Of My Heart“.
“And when they tell me love is pain
I said it might be true for you, honey,
But not for Janis no more, no no no no.
All I’ve ever got to do is call that man’s name
Yeah and I got m-my baby, Lord, yeah,
Yes I got my baby, good good God,
Honey, I wanna tell you something that I do.”