Brian May ha espresso il proprio parere riguardo ad alcuni colleghi. Il celebre chitarrista dei Queen si è focalizzato soprattutto su quello dei Pink Floyd, ossia l’altrettanto famoso David Gilmour. Lo ha fatto durante un dialogo effettuato con la rivista Guitar World, che gli ha permesso di intrattenersi a lungo su numerosi chitarristi di alto livello.
“David Gilmour? Un grandissimo musicista, lo adoro”. Così ha esordito Brian May riguardo al suo collega dei Pink Floyd. “Nutro un forte rispetto nei suoi riguardi. Ho avuto il piacere di vedere dal vivo una delle sue prime performance insieme ai Pink Floyd, non lo dimenticherò mai. Stava riuscendo a fare cose folli con un collo di bottiglia. Era uno spettacolo che si adattava al meglio alle loro performance caotiche di quei tempi. È sempre stato uno dei miei preferiti in senso assoluto”.
Il buon Brian ha anche parlato dei momenti nei quali ha avuto il piacere di incrociare Gilmour. “Abbiamo suonato una volta insieme per l’Armenia. Gli ho chiesto di esibirsi in Smoke on the Water per beneficenza. Di tanto in tanto ci vediamo. Non siamo sempre in contatto, ma apprezzo sempre lo straordinario lavoro che fa”, ha poi aggiunto May. Quando una leggenda della chitarra rivolge elogi così accorati nei confronti di un suo collega, quest’ultimo può sentirsi davvero gratificato sotto ogni punto di vista.
Quindi, Brian May si è focalizzato su altri due chitarristi da lui ritenuti fuori dal comune. Il primo è Ritchie Blackmore dei Deep Purple. “È sempre stato un mio grande eroe, nonostante sia folle. Lo considero come uno dei chitarristi più pericolosi di ogni epoca. Era più avanti di chiunque altro”. Quindi, ha elogiato Nuno Bettencourt degli Extreme: “È un musicista fantastico. Ci siamo frequentati e abbiamo spesso suonato insieme. L’ho apprezzato molto quando ha suonato in occasione al Freddie Tribute del 1992. Mi ha lasciato a bocca aperta!”.