Quando pensiamo ai mitici Rolling Stones non possiamo far altro che collegarli ai due veri fari della band: Mick Jagger e Keith Richards. Eppure, strano ma vero, uno dei perni principali dei Rolling Stones è stato proprio il chitarrista Mick Taylor, unitosi alla band nel 1969 per rimpiazzare Brian Jones.
Forse questo aspetto sfugge alla maggior parte di voi, ma quando Mick Taylor si unì ai Rolling Stones, la band attraversò la loro più grande fase di creazione musicale. Gli Stones infatti, in quel lasso di tempo, pubblicarono alcuni grandi successi come “Let it Bleed”, “Sticky Fingers”, “Exile on Main Street” e “Goats Head Zuppa”. E, come testimoniato dallo stesso Richards nella sua biografia, la presenza di Mick Taylor cambiò completamente volto alla band.
“Con lui la nostra musica è cambiata. Sentivamo di dover fare qualcosa di nuovo e non la solita routine. Con Taylor abbiamo creato alcune delle cose più brillanti che gli Stones abbiano mai fatto. Il suo modo si suonare era speciale: il suo tocco melodico, il suo modo di leggere una canzone.”
Anche Charlie Watts, naturalmente, ricorda con gioia i momenti passati insieme a Mick Taylor:
“Nel periodo relativo all’arrivo di Mick Taylor ci fu un picco creativo per noi. Un enorme salto di credibilità musicale.”
Insomma, Mick Taylor potrebbe anche essere meno famoso dei ben più noti Mick Jagger e Keith Richards, ma il suo impegno, la sua serietà e il suo stile spensierato, lo hanno sicuramente reso parte integrante del successo dei Rolling Stones.