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Pink Floyd, 8 canzoni senza le quali David Gilmour non può vivere

David Gilmour è considerato uno dei più grandi chitarristi nella storia del rock, suonando in alcuni brani che sono entrati a far parte in maniera significativa nella vita di molte persone. Quali sono però le canzoni fondamentali per il chitarrista? Diamo uno sguardo a quelle che David Gilmour considera alcune delle sue canzoni più amate di tutti i tempi, scegliendo otto tracce senza cui semplicemente non potrebbe vivere. 

“Ballad In Plain D” – Bob Dylan 1964

La canzone, uscita nel 1964, fu composta in seguito alla rottura tra Bob Dylan e la partner Suze Rotolo. Nel corso del brano Dylan pone l’accento sul contrasto tra sé stesso e la madre dell’amata e la sorella. Quest’ultima in particolare è dipinta come una parassita ed una arrampicatrice sociale.

“Dancing In The Street”  Martha Reeves and the Vandellas 1964

“Dancing In The Street” di Martha Reeves and the Vandellas uscì nel 1964, divenendo uno dei maggiori successi del gruppo, raggiungendo il secondo posto delle classifiche. Negli anni successivi ne furono realizzate numerose cover, di cui la più nota è con tutta probabilità quella frutto della collaborazione tra David Bowie e Mick Jagger, pubblicata nel 1984.

“Waterloo Sunset” – The Kinks 1967

Il brano uscì nel 1967 ad opera dei Kinks, da molti guidati come una delle prime band proto punk. La canzone “Waterloo Sunset” è stata nel 2004 la miglior canzone sulla città di Londra e Time Out la dichiarò l’inno della città. Gilmour non è l’unica rock star ad amare il pezzo, Pete Townshend degli Who ne ha parlato come di un vero e proprio capolavoro.

“For Free” – Joni Mitchell 1970

“For Free uscì nel 1970 ed all’epoca fu la stessa Joni Mitchell a descriverla con queste parole: “Questa è una canzone su un musicista di strada di New York a cui ho sentito suonare il clarinetto molto bene all’angolo tra la sesta e l’ottava strada. Suona una specie di country and western che ti accompagna.”.

“A Man Needs A Maid” – Neil Young 1972

Il testo di “A Man Needs a Maid” ha generato polemiche a causa delle interpretazioni che se ne fecero. Questo è in gran parte il risultato del fatto che Neil Young usa il termine “cameriera” con due significati nella canzone, uno dei quali è una domestica che cucina e pulisce per lui. Tuttavia, il resto del testo chiarisce che questi termini riflettevano i sentimenti di insicurezza di Young e cercavano di bilanciare il suo bisogno di una relazione paritaria con una donna contro la sua paura di ferirsi a seguito di una relazione.

“Anthem” – Leonard Cohen 1994

“Anthem” è un brano di Leonard Cohen contenuto nel suo album “The Future”, che si rivelò uno dei suoi più grandi successi commerciali. Il brano, come suggerisce il titolo, è un inno in questo caso conto la guerra, riprendendo il tema della pace spesso portato in evidenza dal cantautore canadese.

“Rudy With A Flashlight” – The Lemonheads 1998

La canzone “Rudy With A Flashlight” dei Lemonheads fu pubblicata nel 1998 all’interno dell’album raccolta “The Best Of The Lemonheads: The Atlantic Years”. Nata da un momento familiare e personale, David Gilmour ne giustifica la presenza tra le sue canzoni preferite di tutte i tempi con queste parole: ”È una di quelle canzoni da ascoltare quando ti siedi nel tuo giardino intorno ad un bel falò, cosa che a casa facciamo spesso d’estate.“.

“I’m Still Here” – Tom Waits 2002

“I’m Still Here” è un brano di appena un minuto e 49 secondo contenuto nel quattordicesimo album di Tom Waits, uscito nel 2002 ed intitolato “Alice”. L’album fu inserito al secondo posto tra i migliori dell’anno da Metacritic. Il testo del brano narra come il protagonista, malgrado siano passati molti anni, sia ancora lì ad aspettare l’amata.

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