Brian May non ha mai avuto problemi ad esprimere le proprie opinioni senza peli sulla lingua. Il celebre chitarrista dei Queen, reduce da un 2020 davvero molto complicato, non ha nascosto il suo odio deciso contro i talent show di ultima generazione. Scopriamo insieme cosa ha da dire il famoso musicista e perché non sopporta minimamente questa categoria di trasmissioni televisive molto viste nel corso degli ultimi anni.
Perché Brian May non sopporta il talent The Voice
Il chitarrista dei Queen Brian May ha così messo in mostra tutto il suo disprezzo per The Voice e tutti gli altri talent televisivi. Il motivo di un’idiosincrasia del genere è presto detto. Secondo il musicista, un programma del genere non costituisce il cosiddetto “pacchetto completo” del quale un artista avrebbe bisogno per fare successo. “È come se fosse la copertina di un album, ma solo nella sua immagine. La definizione delle prime impressioni delle persone, in pratica”, ha riferito May. Quest’ultimo ha sottolineato quanto la prima impressione sia essenziale nel settore musicale, ma che essa non debba limitarsi solo all’ascolto di una voce.
Il paragone con il suo profumo Save Me
Quindi, Brian May ha scelto di paragonare l’impianto televisivo di The Voice con la sua fragranza di profumi Save Me. Si tratta di una linea appartenente ad una campagna concepita allo scopo di difendere la fauna selvatica, con diverse specie a rischio d’estinzione. Il confronto è stato messo in atto per porre in evidenza l’importanza del prodotto stesso in ogni sua caratteristica. “Quando hai un profumo, vuoi toccarlo e tenerlo con te. Penso che sia un discorso valido anche per quanto riguarda i musicisti e gli umani in generale”, ha aggiunto il buon Brian.
The Voice, un programma che non funziona
“The Voice, così com’è, non funziona”. Brian May non ha alcun dubbio in proposito, ricordando quanto un vero artista debba essere capace di tenere al meglio il palcoscenico e suscitare un’ottima intenzione visiva. La voce è un fattore importante, ma non è sufficiente per definire al meglio un cantante. “Non è tutta una questione di voce, ma vanno valutati anche il corpo, il viso e l’anima”. Non basta avere un timbro vocale fuori dal comune, dunque, ma serve anche e soprattutto essere in possesso di una personalità ben formata. “Non è possibile isolare una voce e limitarsi solo a questo”, sottolinea May, ricordando che bisogna andare anche ben oltre la stessa.
L’importanza di vedere e ascoltare un artista secondo Brian May
In un’intervista rilasciata a The Mirror, Brian May ha evidenziato quanto gli spettatori di un concerto paghino per vedere una persona dal vivo, non solo per ascoltarla. “Quando segui un’esibizione, vedi una persona, la sua voce, la guardi negli occhi. Vedi il suo corpo, il suo modo di muoversi, passione e impegno che si notano in tutto ciò che fa”. Ed ecco che The Voice diventa la dimostrazione di un’apparenza fine a se stessa, non capace di dare vita a talenti a tutto tondo.