Il 2020 è stato un anno caratterizzato da una lunga serie di cover rock. Si tratta di un ambito nel quale scelgono di cimentarsi numerosi artisti e band a livello mondiale, capaci di creare combinazioni sempre più sorprendenti. Vi mostriamo quali sono, secondo il parere di numerosi appassionati, le rivisitazioni più interessanti dell’anno da poco concluso. Stiamo parlando di cinque brani di assoluto rilievo, proposti in chiave moderna e con una cifra tecnica davvero molto interessante.
Fever 333 – In the End
Iniziamo dalla cover rock di Fever 333, che ha scelto di proporre a modo suo una variante personale di In the End dei Linkin Park. Il brano è tratto dall’album Hybrid Theory, uno dei dischi d’esordio più venduti di ogni epoca e autentico manifesto del genere nu metal. La nuova interpretazione mescola al meglio rap, punk e rock e sembra perfetta per una canzone del genere. Da ascoltare con la massima curiosità.
3TEETH – You Spin Me Round (Like A Record)
I 3TEETH non sono nuovi nella scelta di produrre cover rock. Il 2019 li ha resi famosi grazie all’interpretazione originale del brano Pumped Up Kicks, realizzato dai Foster The Children. Il 2020 è stato l’anno della nota canzone dei Dead or AliveYou Spin Me Round (Like A Record). Il brano è stato rivisitato a più riprese da diverse realtà musicali, dai Ninja Sex Party al rapper Flo Rida. La traccia non nasconde una forte impronta metal e dona lustro ad un gruppo sempre più noto, in attesa che ci proponga nuove cover per il 2021.
Diamond Head – Immigrant Song
I Diamond Head hanno scelto di omaggiare addirittura i Led Zeppelin con una delle loro proposte più famose. Non sono mai stati in grado di raggiungere la fama di altre band metal come i Metallica o i Megadeth, ma si sono spesso cimentati in alcune prove di assoluto rilievo. La cover di Immigrant Song si rivelata come il punto più importante del nuovo disco del gruppo, intitolato Lighting to the Nations. I Diamond Head sono stati tra i pochi a dare a questa canzone la massima giustizia.
Motionless In White – Somebody Told Me
Somebody Told Me è un brano risalente al 2004 e pubblicato per opera dei The Killers, un gruppo tra i massimi esponenti del rock commerciale britannico. I Motionless in White sembrano non avere nulla a che fare con questa band diventata sempre più pop rock, essendo un gruppo tra i più importanti del filone dell’emo. Eppure, la loro cover rock affascina, così come affascinano altre rivisitazioni passate di brani dei Goo Goo Dolls, di John Carpenter e persino di Donna Summer.
We’re Wolves – Bodies
Concludiamo con la versione moderna di Bodies realizzata dai We’re Wolves, tratta da un singolo inciso nel 2001 dai Drowning Pool. Si tratta di una cover rock estremamente affascinante, composta da una band attiva da soli tre anni ma in grado di riproporre canzoni dei Limp Bizkit e dei Papa Roach. Dopo aver pubblicato Bodies, il gruppo ha cantato anche Before I Forget degli Slipknot e Down With the Sickness dei Disturbed. Davvero niente male.