Negli anni ’90 i giganti degli anni ’70 si erano ritrovati coinvolti nel movimento hair metal, che a sua volta è stato poi surclassato dal grunge. L’elegante rock melodico cambiò così con i tempi, con la maggior parte dei gruppi che lottava di fronte ad un’industria musicale spietata, registrando innumerevoli vittime. Ciò nonostante il genere era ancora in grado di produrre dell’ottima musica, come dimostrano questi 10 album.
Europe – “Prisoners In Paradise” (1991)
Dopo la frenesia di “The Final Countdown”, il suono degli Europe stava maturando. “Prisoners In Paradise” era un’esempio di hard rock radio-friendly che avrebbe dovuto fornire l’opportunità di lasciarsi alle spalle il passato, inaugurando una nuova era per il gruppo. Gli elementi del resto c’erano tutti: la consegna carismatica di Joey Tempest, le chitarre infuocate di Kee Marcello, le tastiere di Mic Michaeli e la ricca produzione di Beau Hill.
Def Leppard – “Adrenalize” (1992)
Rimettendosi in sesto dopo la morte del chitarrista Steve Clark, e senza la collaborazione del produttore “Mutt” Lange, i Def Leppard hanno messo insieme tutte le loro abilità compositive per “Adrenalize”. Il successo di questo album si accompagna a brani rimasti nell’ombra seppur meritevoli, come “Have You Ever Needed Someone So Bad”, “Tear It Down “ e il tributo a Clarke “White Lightning”.
Boston – “Walk On” (1994)
Con sette anni di lavoro, “Walk On” è stato solo il quarto album dei Boston in una carriera iniziata quasi due decenni prima. Sebbene non contenga la voce carismatica di Brad Delp, il suo posto è stato preso da Fran Cosmo, lo stile ben affinato del pop-rock dalle sfumature progressive rimane facilmente identificabile. L’album è entrato nella Top 10 degli Stati Uniti, ma “I Need Your Love” è stato il suo unico singolo di successo.
Journey – “Trial By Fire” (1996)
“Trial By Fire”, l’ultimo album dei Journey con il cantante Steve Perry, è stato ignorato per la sua sensazione di leggerezza . Ma quando si tratta di canzoni toccanti, i Journey hanno un loro stile del tutto particolare. “If He Should Break Your Heart”, “Don’t Be Down On My Baby” and “When You Love A Woman” sono ben costruiti; per altro pare che quest’ultimo sia stato apparentemente registrato in una singola ripresa è davvero sbalorditivo.
Harem Scarem – “Mood Swings” (1993)
Combinando melodie che rimandano ai Def Leppard con il funk degli Extreme, la band canadese degli Harem Scarem aveva tutte le carte in regola diventare un gruppo di star, e avrebbero potuto farlo, se non avessero perso temporaneamente cambiato il loro nome in Rubber. Il loro secondo album, “Mood Swings”, è il luogo in cui ogni elemento si esprime al meglio delle proprie possibilità. Grandi riff, superbe armonie e la voce di prim’ordine di Hess sono le caratteristiche che fanno eccellere questo album.