“Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” è uno degli album più famosi della storia del rock, ottavo in studio dei Beatles e quello che segnò la svolta della band. Tutto partì dalla volontà di allontanarsi dalla figura che ormai era affiancato alla band da diversi anni: ragazzi puliti, sbarbati e coi capelli in ordine che proponevano sonorità che iniziavano a farsi ridondanti. Paul McCartney ebbe così l’idea alla base del concept dell’album: liberarsi da quella che era stata la loro immagine sino ad allora, impersonando i membri di una nuova band: la “Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band”. L’album è entrato nella storia, oltre per la musica che contiene, anche per la sua copertina.
La genesi grafica della cover
Anche la copertina infatti fu una grande innovazione. Questa si rifà perfettamente al contenuto musicale dell’album: colori sgargianti, moltissimi personaggi ed abiti appariscenti. Lo schizzo, l’aspetto grafico iniziale, fu ad opera John Lennon e racchiudeva già l’embrione di tutto ciò che avremmo visto a lavoro concluso. Tuttavia, l’idea, anche in questo caso, sarebbe stata di di Paul, con John che la avrebbe solo messa nero su bianco.
Beatles: la scelta dei personaggi da inserire
La band è circondata da una moltitudine di individui, tutti in qualche misura noti, che formano un pubblico ideale a cui la band ha voluto dedicare le proprie composizioni. Sono poi numerosi anche gli oggetti, come statue e bambole. Robert Fraser e Peter Blake, coloro i quali realizzarono la copertina dal punto di vista pratico, che per altro presenta per la prima anche i testi delle canzoni, chiesero ai musicisti di presentargli un elenco di personaggi che avrebbero voluto presenti sulla cover.
I personaggi esclusi
A seguito della selezione alcuni personaggi vennero esclusi. Lennon scelse infatti Adolf Hitler e Gesù Cristo. Quest’ultimo non fu inserito, dopo che la frase, sempre di John, “Siamo più popolari di Gesù”, creò problemi alla band soprattuto negli USA nel ’66. Per quanto riguarda Hitler invece, la sua immagine doveva essere inserita, ma venne materialmente scartata all’ultimo momento, come si evince dalle foto del backstage fotografico.
Il Mahatma Gandhi fu escluso per non urtare la sensibilità indiana, dato che India tale gesto sarebbe potuto essere visto come un sacrilegio, venendo nascosto dietro alla palma in alto a destra.
Una ragione molto particolare sta alla base dell’assenza di Elvis Presley. Lennon stesso ne spiegò il motivo: dato che il re del rock’n’roll ebbe un’enorme influenza sulla musica dei quattro dei Liverpool, non potevano mischiarlo agli altri personaggi, dove sarebbe potuto passare inosservato. Fu escluso, per così dire, per “manifesta superiorità”
I presenti
Parlando invece dei presenti, si parla veramente di palo in frasca: si passa da protagonisti della letteratura come Edgar Allan e Oscar Wilde, ad attori cinematografici del calibro di Marlon Brando, Marylin Monroe o Stan Laurel e Oliver Hardy. Presenti anche Karl Marx e Bob Dylan, ammortissimo della band. Non dimentichiamo inoltre le statue di cera dei Beatles, che li rappresenta nella loro vecchia immagine, che si contrappone a quella nuova incarnata dai musicisti reali.
Beatles: Paul è morto?
I cospirazionisti poi hanno trovato nella copertina numerosi riferimenti alla presunta morte di Paul McCartney. Iniziamo con la scritta “Lonely Hearts” della grancassa in primo piano, che specchiata andrebbe a formare: “1one ix he die”, ossia: “Lui muore il 9 novembre”. Questa è la data in cui viene ipotizzata la morte del bassista del gruppo, avvenuto a causa di un incidente a bordo della sua Aston Martin, un modellino della quale è tra le mani della bambola di Shirley Temple. Un ulteriore elemento posto sulla parte frontale della cover è il basso floreale a tre corde, segno che il quarto membro non c’è più. Ultima “prova” è il fatto che sul retro della cover Paul è l’unico di spalle.