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Bob Dylan: la canzone scritta per prendersi gioco di John Lennon

Bob Dylan e John Lennon, hanno entrambi avuto un’enorme influenza su una vasta gamma di artisti nell’ultimo mezzo secolo, inclusi l’un l’altro. Mentre i due artisti hanno scritto brani ispirandosi all’altro, è stato quello di Dylan ad essere nato da un seme di rabbia piuttosto che di ammirazione. È giusto dire che i Beatles e Bob Dylan hanno condiviso una relazione piuttosto a senso unico, che ha visto i Fab Four ammirare il talento unico di Dylan per i testi. È stato qualcosa che è diventato una fonte costante di ispirazione per i quattro musicisti del Liverpool.

Il primo incontro tra Bob Dylan ed i Beatles

I cinque artisti si sono incontrati per la prima volta nell’agosto del 1964, quando, come la leggenda vuole, Dylan avrebbe introdotto i Beatles alla marijuana e abbia aperto loro una nuova strada di scrittura di canzoni. Dopo averli fatti fumare per la prima volta, la band avrebbe dato il via ad una relazione stretta tra la composizioni e la sostanza. Tuttavia, d’altro canto, ci sarebbe stato meno amore da parte di Dylan nei confronti dei Beatles.

L’influenza del cantautore sulla band

Il gruppo e Dylan sarebbero rimasti amici con un pizzico di sentimento competitivo per tutta la loro carriera, in particolare quando si parla di Lennon e Dylan. John ha fatto cambiare ai Beatles lo stile di approccio alla scrittura di canzoni, con Lennon che ha assunto un suono più riflessivo ed espressivo nel tentativo di emulare Dylan, una decisione che il cantautore non prese molto bene.

Bob Dylan ed il messaggio a Lennon

Bob Dylan ha persino affermato che “Norwegian Wood” era così simile al suo stile da essere sito a realizzare una parodia della canzone chiamata “Fourth Time Around”, che, nella fattispecie, sembrava prendere deliberatamente in giro John Lennon. Ascoltando “Rubber Soul”, Dylan ha detto: “Cos’è questo? Sono io, Bob. John sta facendo le cose come me! Anche Sonny e Cher lo stanno facendo, ma, cazzo, l’ho inventato io!”. Dylan ha persino lasciato a Lennon un messaggio non così sottile alla fine del brano, poiché sapeva che il suo fan numero uno lo avrebbe indubbiamente notato. Le ultime due righe lo vedono cantare:I never asked for your crutch, now don’t ask for mine” (”Non ho mai chiesto la tua stampella, ora non chiedere la mia”), il che rende evidentemente chiari i suoi pensieri su Lennon, che, da parte sua, lo adorava.

Il ruolo di Bob Dylan

La star del Greenwich Village ha cambiato per sempre la scrittura di canzoni, la sua influenza sull’avanzamento della musica attraverso l’implementazione della poesia è incommensurabile e contribuendo a trasformare il mestiere di scrivere testi, da una parte secondaria alla melodia, a quella centrale di una canzone. Questo fattore inizialmente ha reso i Beatles sbalorditi dal suo immenso talento e, in verità, chi può biasimare John Lennon per aver cercato di incanalare il suo Dylan interiore?

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