Negli anni sessanta nacque l’esigenza di dare al rock -genere già piuttosto diffuso- un nuovo volto e, soprattutto, maggior credibilità e maggior spessore culturale. Ed è proprio in questo modo che si venne a formare il cosiddetto “rock progressive“: il cui nome, appunto, dovrebbe far riferimento proprio alla ‘progressione‘, allo sviluppo del genere rock. Il rock progressive fu concepito come un’evoluzione del rock psichedelico e del blues rock e si sviluppò a partire dai primi anni sessanta grazie ad alcuni gruppi come gli Yes, i Genesis, i King Crimson, i Rush e tanti altri ancora. Oggi, a tal proposito, vorremmo soffermarci sulle migliori canzoni rock progressive degli anni ottanta.
Le migliori canzoni rock progressive degli anni ottanta: Owner of a Lonely Heart
Non potevamo che cominciare con “Owner of a Lonely Heart“, storico brano degli Yes. Questo singolo della band progressive degli Yes -pubblicato il 5 novembre del 1983 ed estratto dall’album ‘90125‘- è forse uno dei più iconici e rappresentativi degli anni ottanta. Divenne, infatti, l’unico brano degli Yes a raggiungere la vetta delle classifiche negli USA. Con “Owner of a Lonely Heart” gli Yes si distaccarono un attimo dal classico progressive rock e introdussero nel proprio sound elementi elettronici come ad esempio il sintetizzatore.
“L’etichetta ci disse che “Owner of a Lonely Heart” sarebbe diventata una hit, che si sarebbe posizionata alla posizione numero uno. Gli Yes però non componevano musica per le radio”, spiegò Jon Anderson.
Mama, Genesis
Tra le più grandi canzoni progressive rock degli anni ottanta non potevamo certo non citare “Mama” dei Genesis. Pubblicato il 22 agosto del 1983 come primo estratto dell’omonimo album dei Genesis, anche questo brano presenta l’uso del sintetizzatore (molto in voga all’epoca) ed è, soprattutto, uno dei pezzi più famosi dei Genesis dell’era post-Gabriel. “Mama” analizza lo strano ma intenso rapporto tra una prostituta e il suo cliente: lei lo rifiuta, mentre lui ha una vera e propria fissazione (di tipo edipico, tanto da chiamarla “mamma”). Da qui, naturalmente, il titolo del brano dei Genesis.
Matte Kudasai, King Crimson
Il 22 settembre del 1981 i King Crimson pubblicarono l’ottavo album in studio “Discipline“, il primo lavoro discografico dopo una rottura durata ben 7 anni. “Discipline” è un disco molto eclettico e -stando alle parole dei critici- molto vicino al sound dei Talking Heads. Questo ottavo album in studio della band britannica contiene, inoltre, alcune grandi canzoni come “Matte Kudasai” (che in giapponese si traduce come “Aspetta, per favore“).