Diciamoci la verità: i concerti e gli spettacoli dal vivo ci mancano come non mai. Se prima almeno una o due volte l’anno ci potevamo permettere di andare ad assistere ad uno o più show dei nostri beniamini del rock, ora la faccenda è più complessa del previsto. Negli ultimi 10 mesi gli unici concerti a cui abbiamo potuto assistere sono stati quelli in streaming: e, ad essere onesti, c’è una differenza a dir poco abissale. Certe emozioni, certe sensazioni, solo uno spettacolo dal vivo può veramente regalartele. Purtroppo negli ultimi mesi non sono trapelate bellissime e confortanti notizie circa la ripresa dei concerti dal vivo: pare, però, che qualcosa dalla Spagna si stia muovendo. Che sarà la vera e definitiva svolta? Non possiamo far altro che sperare, per ora.
Le parole degli esperti
Interrogati sulla questione della ripresa dei concerti dal vivo, gli esperti hanno inizialmente mandato segnali tutt’altro che confortanti. Stando alle loro analisi e alle loro ricerche, infatti, tale ripresa potrebbe avvenire -se tutto dovesse andare secondo i piani- nel 2022. Il dottor Ezekiel Emanuel della World Health Organization ha infatti spiegato:
“Le persone pensano che riunioni, eventi sportivi, concerti e spettacoli dal vivo possano riprendere già nel 2021, ma tutto ciò è davvero assurdo. Purtroppo la verità è un’altra: queste saranno le ultime cose a poter funzionare: credo se ne riparlerà direttamente nel 2021. Bisogna ricominciare, ma bisogna farlo a piccoli passi, con coscienza.”
In queste ultime settimane, però, qualcosa si è mosso. Ci sono due grandi multinazionali (Live Nation ed Eventim) che stanno collaborando per cercare un protocollo di sicurezza alla portata di tutti, un protocollo che possa assicurare -finalmente- la ripresa degli spettacoli dal vivo. E, in questi ultimi giorni, sono arrivate ulteriori conferme direttamente dalla Spagna.
Ripresa dei concerti: dalla Spagna arrivano notizie confortanti
Qualche settimana fa, per la precisione il 12 dicembre, a Barcellona si è tenuto un congresso per analizzare l’efficacia dei test rapidi per consentire l’ingresso degli spettatori agli spettacoli dal vivo. Questa sorta di “esperimento” ha coinvolto oltre 400 persone tra ragazzi e adulti e senza particolari patologie.
Queste persone sono state sottoposte ad un tampone prima dell’ingresso a questo fittizio concerto-dj set e, alla fine, si sono ritrovate a ballare e cantare tutti nello stesso luogo senza catastrofiche conseguenze. Nessuno dei 463 presenti, infatti, alla fine è risultato positivo al Coronavirus dopo l’esperimento. Nemmeno dopo i tamponi dei giorni successivi. Naturalmente con questo non vogliono dimostrare nulla: i pericoli e il distanziamento ci accompagneranno sempre e comunque (almeno per il prossimo anno). Rappresenta, ‘semplicemente’ un piccolo passo avanti. Un’ulteriore svolta verso la libertà.