Cosa accadde quando i Bluvertigo entrarono in contatto diretto con una stella straordinaria come quella di David Bowie? L’incrocio risale al 2002 e ha, in qualche modo, segnato la storia musicale dei membri della band italiana. Ecco cosa è successo in quella determinata occasione, con il ricordo di Morgan ed Andy di un artista che ha avuto davvero tanto da raccontare a chiunque lo abbia conosciuto.
L’incontro del 15 luglio 2002 tra i Bluvertigo e David Bowie
Il 15 luglio del 2002, è stata l’unica data italiana di David Bowie in occasione della promozione dell’album Heathen. Al contempo, quel giorno era stato organizzato l’unico concerto dell’anno dei Bluvertigo. In quel periodo, la band rock di Monza era ufficialmente in pausa, con i vari membri che stavano portando avanti i loro lavori da solisti. Eppure, Morgan, Andy e gli altri non poterono rinunciare ad un’occasione simile, ossia accompagnare il Duca Bianco in un evento straordinario. I due concerti si tennero a Lucca, in occasione del Summer Festival. Fu una serata davvero fuori dal comune per i fan di entrambi i progetti musicali.
Il ricordo di Andy sull’incontro con David Bowie
Come andò l’incontro tra i Bluvertigo e David Bowie? Lo ha spiegato il musicista Andrea Fumagalli, meglio conosciuto come Andy e storico collaboratore di Morgan. “Quel giorno Bowie sarebbe salito sul palco di Lucca insieme a Gilberto Gil”, esordisce la seconda voce della band. “L’ho incrociato nei camerini solo per un attimo. Aveva un’energia davvero straordinaria, oltre ad una capacità di dipingere in volta in volta un quadro nuovo e straordinario e restare sempre se stesso. Sapeva anticipare e cavalcare i tempi”.
“La sua importanza fu dimostrata dalla mostra a lui dedicata nel 2013 dal Victoria and Albert Museum di Londra, quando era ancora in vita“. Continuò così ad omaggiarlo Andy. Quindi, il polistrumentista ha parlato del film Christiane F. – Noi ragazzi dello zoo di Berlino, realizzato nel 1981 e arricchito dalla colonna sonora del Duca Bianco. “Un giorno gli chiesero se pensasse che i suoi brani incitassero i giovani alla droga. Lui rispose che poteva essere, ma che nessuno gli avrebbe mai chiesto dei ragazzi che grazie a lui sarebbero andati all’università e avrebbero fatto carriera. Sono grato a lui per diversi motivi. La sua morte mi ha fatto mancare il respiro”, ha concluso Andrea.
L’omaggio di Morgan a David Bowie
Nel giugno del 2017, il frontman dei Bluvertigo Morgan scelse di dedicare un’intera serata a David Bowie. Cosa ha detto Marco Castoldi su uno dei suoi artisti preferiti? “Per me David Bowie non può mai passare in secondo piano perché è un cadavere. Quando un essere muore fa parte del terreno sul quale camminiamo, secondo me non finisce in inferno o in paradiso. Bowie è diventato spirito presente in ogni luogo. Lui è stato sempre la mia guida e durante il mio show era lì, sopra di me per tutto il tempo. David è senz’altro il più grande musicista e pensatore del ‘900”, ha concluso Morgan.