La chitarra è, senza ombra di dubbio, il perno centrale di ogni band. Da anni questo strumento appassiona centinaia di migliaia di amanti della musica e, col tempo, ha subito diverse variazioni, introducendo -o eliminando- vari elementi. Oggi vogliamo soffermarci proprio su questo aspetto, presentandovi 5 tipi di chitarra che ogni chitarrista dovrebbe conoscere.
5 tipi di chitarra che ogni chitarrista dovrebbe conoscere: la chitarra acustica
Iniziamo subito con il tipo di chitarra con cui la maggior parte di voi ha più familiarità: la chitarra acustica. Questo strumento presenta un corpo vuoto -chiamato cassa armonica– che amplifica la vibrazione delle corde. Nella maggior parte dei casi le chitarre acustiche sono fatte in legno e le dimensioni del corpo della stessa possono variare. Alcune presentano corde in nylon, altre in acciaio. In passato, invece, erano di budello di agnello. Le chitarre acustiche sono perfette per i musicisti alle prime armi e per giovani cantautori che desiderano qualcosa su cui “strimpellare”. Di certo non sono l’ideale per i chitarristi alla ricerca di suoni pesanti e assoli distorti.
Chitarra acustica amplificabile
Questo modello di chitarra è praticamente identico al precedente, con la differenza che presenta uno speciale pick-up incorporato in modo che possa essere collegata anche ad un amplificatore. Fra le marche che producono chitarre acustiche amplificabili c’è la statunitense Martin -sicuramente uno dei brand più prestigiosi- e, naturalmente, la Gibson: resa celebre da alcuni artisti come Bob Dylan e Bruce Springsteen.
Chitarra Elettrica
A differenza dei modelli precedenti, la chitarra elettrica presenta un corpo molto solido e, in quanto tale, il suono riprodotto -a meno che non si colleghi lo strumento ad un amplificatore- è molto molto basso. Quando parliamo di chitarre elettriche -naturalmente- non possiamo far altro che pensare alla Fender e alla Gibson.
‘I cugini’ della chitarra
Ci sono anche diversi ‘cugini’ lontani della chitarra tradizionale: stiamo parlando, naturalmente, del mandolino, dell’ukulele e del banjo. Inventato nel 1879, l’ukulele ricorda lontanamente una chitarra, ed è l’adattamento hawaiano di un tipico strumento portoghese. Il banjo, molto popolare tra gli afroamericani durante la guerra di secessione americana, è invece un cordofono di origine africane, appunto. Molti studiosi fanno risalire l’origine del banjo alla prima metà dell’ottocento, quando lo strumento assunse la sua forma tradizionale. L’origine del mandolino risale invece alla prima metà del XVII secolo e, naturalmente, questo affascinante strumento è strettamente collegato alla tradizione napoletana: molto nota è la Casa Vinaccia, della famiglia dei celebri liutai Vinaccia.