Uno dei pochissimi lati positivi di questo 2020 è stato il ritorno della band australiana più famosa di sempre: gli AC/DC. Il gruppo quest’anno ha inoltre potuto contare su tre grandi ed attesissimi ritorni: quello del frontman Brian Johnson, quello del batterista Phil Rudd e infine del bassista Cliff Williams. Brian Johnson, come ben sapete, nel 2016 ha dovuto abbandonare gli AC/DC per alcuni gravi problemi all’udito. Sostituito in questo lasso di tempo da Axl Rose dei Guns N’Roses, Johnson è guarito quasi del tutto e, dopo quasi 30 anni di onorato servizio, possiamo finalmente rivederlo insieme ai suoi amati compagni di band. Il batterista Phil Rudd, invece, ha lasciato la band nel 2015 a causa di una serie di problemi con la legge ed è stato sostituito da un ex membro degli AC/DC: Chris Slade. E Cliff Williams? Il bassista ha accantonato momentaneamente gli AC/DC nel 2016 per dedicarsi alla famiglia.
Power Up, il nuovo album degli AC/DC
Il 2020, oltre ad essere stato un anno a dir poco terribile, ha segnato anche il ritorno degli AC/DC. La band australiana è tornata in vetta alle classifiche anche e soprattutto grazie all’album “Power Up“, pubblicato il 13 novembre scorso. Il lavoro discografico arriva a distanza di 6 anni dal precedente album (Rock or Bust) e segna soprattutto il ritorno di tre elementi fondamentali della storica line-up degli AC/DC: il frontman Brian Johnson, il batterista Phil Rudd e il bassista Cliff Williams.
Cliff Williams: “sono tornato negli AC/DC ad una condizione, niente tour!”
Chi per un motivo e chi per un altro, tutti e tre i musicisti hanno deciso di accantonare i progetti relativi agli AC/DC per qualche anno. Cliff Williams, ad esempio, ha scelto di dedicarsi alla cosa che ama di più al mondo: la famiglia. Il bassista, prima di tornare negli AC/DC, ha però chiarito alcuni aspetti:
“Già mentre eravamo impegnati nel tour relativo a Rock or Bust pensavo che era venuto il momento di smettere -ha spiegato il bassista a Let There Be Talk- da un lato non avevo più alcuna intenzione di affrontare altri tour della durata di due anni o più, dall’altro non volevo essere un peso per la band. E quindi dissi ai ragazzi che quello sarebbe stato il mio ultimo tour.”
“Uno dei motivi che mi ha spinto a ritornare -ha aggiunto Williams- è stato il tributo a Malcolm Young. Ho voluto farlo per lui e per amore della band. Abbiamo fatto molte prove insieme e, prima che arrivasse il Coronavirus, mi hanno chiesto: “farai qualche show con noi?” e io “si, qualche show si, ma niente tour.” Ho non pochi problemi fisici e ora non vorrei annoiarvi con tutte queste storie, ma vi assicuro che per me sarebbe difficile affrontare un tour.”