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Rage Against the Machine: il futile motivo che portò alla censura durante il Saturday Night Live

La notte del primo novembre del 2019 successe un qualcosa di incredibile: i Rage Against the Machine -noti per essere stati tra i primi artisti del genere rap metal a mescolare perfettamente elementi rap, metal e funk- annunciarono tramite il loro account Instagram il tanto atteso ritorno. Erano quasi 10 anni, infatti che i fan della band rap metal statunitense aspettavano quel momento. Causa Coronavirus, naturalmente, sono stati annullati tutti gli spettacoli dal vivo dei Rage Against the Machine di questo 2020: ciò che resta è la speranza  di rivederli l’anno prossimo.  Di sicuro, però, non li vedremo sulla NBC in una delle tante serate del noto Saturday Night Live: i Rage Against the Machine sono stati infatti banditi dal programma nel lontano 1996.

Rage Against the Machine: il futile motivo che portò alla censura durante il Saturday Night Live

La band rap metal statunitense -nata a Los Angeles nel 1991- si è sempre distinta per l’impegno politico, orientato naturalmente verso sinistra e le battaglie a favore delle minoranze etniche. Tutti temi ricorrenti nei testi di De la Rocha. Nel corso della loro carriera i Rage Against the Machine hanno partecipato a diverse proteste e manifestazioni e, quando si è trattato di dover puntare il dito (molto spesso medio) contro i loro oppressori, non si sono mai tirati indietro.

Il motivo per cui furono cacciati dal Saturday Night Live, però, ha davvero dell’incredibile. Quella sera, il 13 aprile del 1996, la band statunitense fu invitata a suonare al noto programma dell NBC, proprio mentre era nel pieno della loro lotta politica. A gettare benzina sul fuoco, poi, ci pensò l’ospite della serata: il miliardario e l’allora candidato alla presidenza Steve Forbes. Dopo la serata, a proposito dell’ospite d’onore, il chitarrista dei RATM –Tom Morello– disse:

“Volevamo che ci fosse una netta contrapposizione tra noi e quel miliardario che raccontava barzellette e promuoveva i suoi interessi.”

La contromossa della band statunitesne

La mossa dei Rage Against Machine non si fece attendere e, prima di salire sul palco per esibirsi, i membri della band sbandierarono delle bandiere americane a testa in giù dai loro amplificatori. Il gesto, seppur meno ‘duro’ rispetto a tanti altri precedenti, bastò per far infuriare i produttori ‘patriottici’ del Saturday Night Live. Dopo aver fatto pulizia e aver tolto quelle bandiere, i dirigenti del programma ordinarono ai Rage Against the Machine di lasciare immediatamente l’edificio.

E, da quel momento in poi, i Rage Against the Machine non apparvero mai più al Saturday Night Live.

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