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Metallica, quella volta che Lars Ulrich vendette un quadro per 14,5 milioni di dollari

Dietro ogni grande rock star c’è sempre un grande uomo, è risaputo. I membri dei Metallica, ad esempio si sono sempre distinti -oltre che nel campo della musica- per l’impegno umanitario. Lars Ulrich, poi, oltre ad essere un amante della musica ed un grandissimo batterista, è anche un appassionato di sport e di arte e, qualche anno fa, ha venduto all’asta un quadro del pittore Michel Basquiat ad una cifra da capogiro.

Le più grandi passioni del batterista dei Metallica

Forse non tutti lo sanno, ma il batterista dei Metallica Lars Ulrich da ragazzino non sognava esattamente di diventare una star della musica internazionale. Il suo sogno, piuttosto, era quello di seguire le orme del padre: il famoso tennista Torben Ulrich.

“Quando ero solo un ragazzino sognavo di diventare un tennista di fama internazionale proprio come mio padre. Si, insomma volevo girare il mondo proprio come faceva lui. Ero sicuro di me e del mio sogno: in Danimarca ero già nella top ten under 18. Quando poi ci siamo trasferiti in California la mia vita è cambiata radicalmente. Poi però c’era anche la musica: far parte di una band mi ha dato un senso di appartenenza, un’identità.”

 

L’altra grande passione di Lars Ulrich, come dicevamo, è l’arte:

“Fortunatamente sono cresciuto in un ambiente molto stimolante. Erano gli anni sessanta e i miei genitori si interessavano all’arte, al cinema e alla poesia. Mio padre possedeva varie stampe di Warhol.”

Metallica, quella volta che Lars Ulrich vendette un quadro per 14,5 milioni di dollari

Ne 2008 il batterista dei Metallica Lars Ulrich ha venduto un quadro del pittore Jean-Michel Basquiat alla nota casa d’aste Christie’s di New York per una cifra record di 14,5 milioni di dollari. Il quadro si intitola “Boxer” e raffigura un pugile con le mani alzate.

“So bene che non è un buon momento per vendere, però ho sempre pensato di cogliere questa opportunità -spiegò il batterista dei Metallica- ho sempre avuto molta fiducia nel mercato dell’arte, forse è l’ultima frontiera dove il meglio del meglio non seguirà il resto dell’economia.”

Il quadro partiva da una basa d’asta di 12 milioni e, secondo gli esperti, sarebbe potuto arrivare anche a 16 milioni. Anche nel 2002 il batterista dei Metallica fece una cosa del genere. Quell’anno, infatti, Lars Ulrich vendette ben 5 opere alla casa d’asta e, uno dei quadri, era proprio di Basquiat: “Profit I“, risalente al 1982. Il famoso quadro del pittore americano gli assicurò una cifra pari a 5,5 milioni di dollari.

 

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