Joe Bonamassa è un chitarrista straordinario. Parliamo di uno dei migliori musicisti di tutti i tempi e di una delle menti più brillanti sulle scene contemporanee. Attraverso il suo stile, tanto meticoloso quanto emozionale, Joe Bonamassa ha ampiamente contribuito a delineare la figura del Bluesman moderno. Le grandi passioni del chitarrista si muovono, per la maggior parte, sulle varie sfumature della musica. Joe Bonamassa non ha mai fatto segreto della sua grande passione per il collezionismo di strumenti musicali e memorabilia Rock. Negli anni, Joe è diventato un punto di riferimento in quest’ambiente, esprimendosi spesso riguardo gli oggetti acquisiti negli anni ed i suoi preferiti in lista. Nel corso di una recente intervista con il Guitarist Magazine, Joe Bonamassa ha rivelato quale fosse stato il suo miglior affare con le chitarre, affrontando un discorso affascinante ed articolato.
Joe Bonamassa parla del suo più grande affare con le chitarre
Per rispondere a questa domanda, Joe Bonamassa è sceso nei particolari delle ricerche approfondite che mette in atto quando intende accrescere la sua collezione. In particolare, il chitarrista ha esordito sull’argomento indicando il suo ritrovamento più incredibile: “Ho lavorato molto duramente per trovare la Les Paul del 1960 di Tommy Bolin – ha detto – L’esemplare con la bandiera americana sul top. Ho impiegato sette anni per capire dove si trovasse e concludere l’affare. Credo che sia l’acquisto su cui ho dovuto lavorare di più affinché avvenisse, in termini di tempo e riguardo le chitarre”.
Successivamente, Joe Bonamassa ha risposto alla domanda nella fattispecie, rivelando il più grande affare che sia mai riuscito a fare nel mondo del collezionismo di chitarre. Al riguardo, il chitarrista di A Conversation With Alice ha detto: “Se mi chiedi del più grande ritrovamento, penso subito ad una Flying V ritrovata in un sacchetto dell’immondizia. Ero con i proprietari quando fu estratta dalla custodia per la prima volta dopo anni. Si trattava della Gibson del 1958 appartenuta al musicista Gospel Geno Landry, trovata tra i rifiuti da sua nipote mentre puliva casa”.
Come il chitarrista sceglie gli strumenti
Infine, il Bluesman ha riflettuto sul suo modus operandi riguardo il collezionismo, spiegando: “Ci sono stati un paio di grandi affari negli ultimi quattro o cinque anni. Ho acquistato una Les Paul del 1959 per caso, recandomi nel backstage del Borgata Casino di Atlantic City. La chitarra era praticamente nuova, custodita da una famiglia per anni e appartenuta al marito della donna che me l’ha venduta. Ho concluso un affare, ma quando penso che qualcosa venga venduto ad un prezzo eccessivamente basso, non ne approfitto. Ho una sorta di regolatore ed è per questo che sono fortunato nel collezionismo. Credo che il karma giri a mio favore!”.