Joe Satriani è un chitarrista davvero di primissima categoria, con tante storie da raccontare. In occasione di un’ospitata presso la trasmissione radiofonica Talkin’ Rock With Meltdown, il celebre musicista ha fornito alcuni particolari sulla sua carriera e sui suoi gusti musicali. Ecco cosa ha da dire un artista di così alto livello.
L’uso dello shredding da parte di Joe Satriani
Uno degli aspetti più particolari della carriera di Joe Satriani riguarda l’utilizzo del cosiddetto shredding. Si tratta di un virtuosismo tecnico tipico dei chitarristi, che in realtà partirebbe da molto lontano. “È molto probabile che lo shred abbia origine dai musicisti classici”, esordisce Satriani. “Diversi esponenti introdussero un nuovo stile di suono. In seguito si sarebbe diffuso nel jazz, poi lo avrebbero utilizzato Charlie Parker ed Elvis Presley con Rock Around the Clock. Poi arrivarono Al Di Meola, Allan Holdsworth, quindi la generazione di Jimmy Page, Eric Clapton e Jimi Hendrix. La generazione successiva, ossia io, Steve Vai ed Eddie Van Halen, abbiamo portato avanti questo stile”.
La cover band nella quale Joe suonerebbe
In quale cover band Joe Satriani suonerebbe volentieri? “È una gran bella domanda. Sceglierei una band semplice da riprodurre. Quando ho suonato insieme ai Deep Purple, imitare Ritchie Blackmore era pressoché impossibile perché è molto eccentrico. Il suo modo di suonare è inimitabile perché quando lo ascolti ti rendi conto della sua stranezza. Di conseguenza, opterei per la cover band dei Rolling Stones. Sarebbe davvero molto divertente. Ti potresti mettere a bere, fumare e suonare una delle loro canzoni molto divertenti”.
La musicista prediletta da Satriani
Nel corso degli ultimi anni, Joe Satriani ha avuto una sorta di folgorazione. Il fatto è avvenuto a Los Angeles, mentre stava suonando in occasione del NAMM. Al suo fianco c’era gente del calibro di Steve Vai e Paul Gilbert, ma lui mostrò una certa passione per una musicista, Nita Strauss. “Era bravissima, con suono e tecnica fuori dal comune. Ed è un’interprete straordinaria. È stato bello vederla interagire con musicisti più anziani come me, Steve e Paul, oltre che con i più giovani. Anche se è professionista da molto tempo, penso che stia arrivando il suo momento come artista solista. È sulla cresta dell’onda”.
Joe Satriani e la felicità di suonare in una band o da solista
Quindi, l’intervista a Joe Satriani si è diretta verso la sua scelta di suonare all’interno di una band o da solista. “Quando sono in una band, mi manca quando tanta gente canta la mia melodia. Tuttavia, quando sono stato nei Deep Purple o ho suonato con Mick Jagger, è stato comunque divertente fare tre passi indietro e non stare al centro dell’attenzione. Non sono nato per fare il cantante solista, ma mi piace anche nascondermi. Ad esempio, mi manca suonare insieme a Chad Smith e suonare la chitarra ritmica. Ciò che conta è fare rock di alta qualità, è davvero fantastico”.