Eric Clapton e David Bowie sono due delle personalità più fulgide del panorama musicale a livello internazionale. Eppure, in giro per il mondo, non sono mancate le manifestazioni di dissenso nei loro riguardi. Infatti, c’è stato chi ha accusato i due artisti citati di razzismo. Si tratta di un movimento punk che, a metà degli anni ’70, ha portato avanti una campagna musicale e politica contro chi, secondo i promotori, non rispettava i principi di libertà e uguaglianza. Scopriamo insieme come andò quella vicenda alquanto singolare.
La disapprovazione contro il famoso chitarrista
Le proteste contro le parole di Eric Clapton non tardarono ad arrivare. Roger Huddle e Red Saunders disapprovarono le parole del musicista. Sottolinearono quanto l’artista fosse diventato famoso grazie ad una cover di un brano della star afro-americana Bob Marley, I Shot the Sheriff. Inoltre, Eric era uno dei massimi esponenti della musica blues, da sempre considerata ad appannaggio delle persone di colore. Di conseguenza, i due promotori diedero vita a Rock Against Racism e raccolsero centinaia di adesioni, creando un movimento punk dalla notevole impronta politica.
Le discusse dichiarazioni di David Bowie
Ma la vicenda non finì qui. Ad Eric Clapton si aggiunge anche il Duca Bianco David Bowie. Il genio della musica britannica rilasciò un’intervista al giornale Playboy piuttosto controversa. Fu ritratto in una foto nella quale fece il saluto nazista e affermò che “la Gran Bretagna era pronta per un capo di governo di stampo fascista”. Bowie smentì rapidamente le dichiarazioni e parlò di un’immagine fraintesa, dato che corrispondeva ad un semplice saluto. Tuttavia, il RAR era già in piena attività e lui non poteva più fermarlo.
I due faraonici festival musicali contro il razzismo in Gran Bretagna
Il Rock Against Racism si affermò nel 1978, quando il movimento punk organizzò due faraonici festival musicali in Gran Bretagna. Operò in collaborazione con la Anti-Nazi League per fronteggiare il razzismo imperante sul territorio. Il primo concerto si tenne a Londra e vide la partecipazione di band del calibro dei Clash, dei Buzzcocks, dei Generation X e dei The Ruts. Qualche mese dopo, fu la volta di un secondo evento a Manchester, con i Buzzcocks ancora presenti insieme ai Misty in Roots e ai Graham Parker & The Rumour. I due concerti, sommati, superarono i 100 mila spettatori.