Gli U2 sono un gruppo musicale irlandese attivo dalla seconda metà degli anni Settanta – con esattezza- dal 1976. Sono ancora in attività e vengono riconosciuti come una delle band più importanti della storia della musica, spostandosi dal rock progressivo al post-punk. A conferma di ciò circa quindici anni fa, non appena compirono 25 anni di carriera, – il minimo per accedervi- vennero inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Impegnati a livello sociale e a livello politico, raccontano di questi temi nei loro brani. Tanti di questi sono famosissimi e tanti sono quelli che hanno ottenuto riconoscimenti, tra questi non può non essere ricordata “Pride (In the name of Love)” pubblicata dagli U2 nel 1984.
“The Unforgettable Fire” e la pubblicazione del singolo
Gli U2 stavano affrontato un periodo molto particolare e quello che desideravano fare era cambiare qualcosa nel loro stile, tant’è che Bono Vox, leader del gruppo, dirà che la band si sarebbe metaforicamente sciolta per “rinascere”. A proposito il cantante dirà: “Sentivamo di valere di più rispetto alla “next big thing”, avevamo qualcosa di unico da offrire. L’innovazione ne avrebbe sofferto se ci fossimo limitati alla routine degli standard rock. Eravamo in cerca di qualcosa di diverso.”
Nel 1984 dopo questo rinnovo, viene pubblicato “The Unforgettable Fire“. E’ il loro quarto album e le sue registrazioni – effettuate nel castello del villaggio di Slane– sono cominciate nel maggio dello stesso anno, per poi essere pubblicato nel mese di ottobre. Due delle canzoni presenti al suo interno sono dedicate a Martin Luter King, tra cui la canzone in questione Pride (In the name of Love). Sempre in quest’album troviamo una traccia in merito alla tossicodipendenza da eroina -intitolata Bad – e una che invece parla delle vittime per via delle bombe di Hiroshima e Nagasaki. Il disco che ottenne grande successo presso il pubblico fu accolto molto bene anche dalla critica. Da qui sarà estratto il singolo “Pride (In the name of Love)” che gli U2 pubblicheranno come singolo.
Com’è nata Pride (In the name of Love) degli U2?
Pensate agli U2 in tour e immaginateli durante un soundcheck. Il chitarrista David Howell Evans, ricordato con lo pseudonimo di The Edge, stava provando una serie di accordi sul palco, come semplice riscaldamento. La band, interessata, gli andò dietro e destino, quella jam fu registrata dal tecnico del suono. Quando i musicisti si riunirono per la registrazione dell’album Unforgettable Fire la jam venne ripresa, valutata e -come sappiamo- usata, con grande successo.
La verità è che i testi inizialmente non furono pensati per Martin Luther King -com’è noto- bensì per Ronald Reagan, quarantesimo presidente degli Stati Uniti. Sempre durante quel periodo, Bono stava leggendo un libro su Martin Luther King dal nome “Let the Trumpet Sound: A Life of Martin Luther King, Jr“. Capì che stava dando troppa importanza a cose che potevano anche essere tralasciate e che sarebbe stato il caso di scrivere qualcosa di diverso. Scelse allora di creare un vero e proprio inno per coloro che hanno deciso di sacrificare la propria vita nella lotta per le battaglie civili.
I riferimenti alla morte di Martin Luther King sono molto chiari all’interno del testo: “Early evening, April four
A shot rings out in the Memphis sky“. La data riportata è giusta, quello che invece non coincide è l’arco temporale in cui “si sente lo sparo” perché il reverendo morì nel pomeriggio del 4 Aprile -intorno alle 18- e non di mattina.