Nel corso della storia della musica, la chitarra ha assunto un ruolo da protagonista. Le grandi pietre miliari che hanno definito il prestigio di generi come Rock e Metal, vantano assoli e riff di chitarra stratosferici, capaci di strabiliare anche gli ascoltatori più esigenti. Per quanto, ad oggi, la sei corde assuma un ruolo relativamente marginale se paragonato alle glorie d’un tempo, nella definizione delle hit distruttrici di classifiche in giro per il mondo; allo strumento va, a tutt’ora, il plauso di appassionare migliaia di giovani e di continuare a formare alcune tra le menti più estrose dei panorami musicali che verranno; a prescindere dal genere d’appartenenza.
Alcuni mostri sacri della sei corde, comunque, hanno consacrato il proprio nome alla leggenda attraverso uno stile inconfondibile e melodie uniche nel loro genere per quanto intricate. In quest’articolo, ci affacceremo alle sponde più eclettiche della chitarra, elencando alcuni tra gli assoli più difficili da suonare.
King Crimson – Fracture
Sembra impossibile, in questa sede, non citare una chitarra a dir poco memorabile come quella di Robert Fripp. Il leggendario guitar hero ha scolpito il suo nome nella leggenda con la sua militanza nella band capostipite del Progressive Rock dei King Crimson. Fripp che, dal canto suo, aveva dimostrato sin dalla giovinezza di essere un chitarrista devoto e brillante, sviluppò immediatamente un’identità ed un playing del tutto personali. Fracture rappresenta l’epitome del suo istrionismo, contenendo alcuni fraseggi dalla difficoltà straordinaria. Tratta da Starless and Bible Black del 1974, Fracture è una traccia dalla durata di undici minuti che, Fripp, definì come la più complicata che avesse mai eseguito.
Guthrie Govan – Waves
Guthrie Govan è uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi. I suoi virtuosismi l’hanno reso, in poco tempo, una colonna portante della chitarra moderna. Ormai, il suo apporto sulla formazione dei più abili strumentisti dei nostri tempi è indefinibile per quanto profondo. Tra le sue tracce più evocative, figura Waves, con uno degli assoli più difficili da suonare alla chitarra. Il brano, apre il suo primo album da solista, intitolato Erotic Cakes.
Jason Becker – Perpetual Burn
Tra i chitarristi virtuosi che hanno definito gli anni’80 e lo spettro più estroso della sei corde, figura sicuramente il nome di Jason Becker. Capace di spiccare in un firmamento abbagliante, la chitarra di Jason Becker ha mandato in visibilio platee oceaniche attraverso tecnicismi, a tutt’oggi, strabilianti ed inarrivabili. Perpetual Burn rappresenta la quintessenza dei suoi travolgenti esercizi neoclassici.
Steve Vai – Eugene’s Trick Bag
Eugene’s Trick Bag è una composizione straordinaria ad opera di Steve Vai. Si tratta, sicuramente, di una delle più famose in classifica. La traccia rese iconica la pellicola di Crossroads, poiché eseguita da Ralph Macchio nella scena finale del film, in cui Steve Vai entra in scena per un cameo. Il brano, contiene uno degli assoli più difficili ed intricati da suonare alla chitarra, per la sua commistione di chitarra Blues, esercizi Neoclassici e pura adrenalina virtuosistica.
DragonForce – Through The Fire and Flames
Potrà apparire come una scelta ovvia, ma la pietra miliare che spinse i DragonForce nel Gota delle leggende del Metal è, praticamente, una tappa obbligata nella classifica degli assoli più complicati da eseguire alla chitarra. I fraseggi aggressivi e fulminei che aprono la traccia, hanno ridefinito il mondo della chitarra in un genere eclettico come il Power Metal. A prescindere dal rapporto dell’ascoltatore col genere di riferimento della traccia, risulta innegabile lo slancio istrionico dei chitarristi dei DragonForce in Through The Fire And Flames.