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I più grandi bassisti degli anni ottanta

Il basso -come giustamente faceva notare l’iconico James Brown è il cuore pulsante di un pezzo, è l’essenza del ritmo, il posto da cui scaturisce ogni canzone. Questo strumento così affascinante e coinvolgente, infatti, col tempo ha assunto una rilevanza sempre più importante, diventando un elemento imprescindibile in ogni band che si rispetti: è stato scientificamente provato -inoltre- che il basso è la vera spina d’orsale di un gruppo. Secondo gli esperti, infatti, il cervello dell’ascoltatore medio tende a percepire meglio gli strumenti ritmici a toni bassi. In questo articolo vogliamo soffermarci proprio su questo aspetto, presentandovi una classifica pensata ad hoc per voi amanti della musica: i migliori bassisti degli anni ottanta.

I più grandi bassisti degli anni ottanta: Duff McKagan

Nato Michael Andrew McKagan, Duff è noto soprattutto per essere stato il bassista dei Guns N’Roses dal 1985 al 1997 e poi ancora dal 2016 fino ad oggi. Bassista dotato di un’incredibile abilità, Duff McKagan -nella sua lunga e prolifica carriera- ha lavorato anche con i Velvet Underground e i Jane’s Addiction.

Alex Webster

Bassista dei Cannibal Corpse, dei Blotted Science e degli Hate Eternal, Alex Webster ha dimostrato col tempo di avere grandi qualità anche come cantautore, lavorando alla stesura dei testi e delle musiche in svariate occasioni. A lui, inoltre, si deve l’origine del nome ‘Cannibal Corpse‘.

Steve DiGiorgio

Quando si parla di grandi bassisti degli anni ottanta non si può non citare Steve DiGiorgio. Nato il 7 novembre del 1967 a Waukegan (Illinois), DiGiorgio  -membro fisso della band thrash metal statunitense dei Sadus– si avvicina alla scena metal da giovanissimo. Col tempo poi, a causa del poco successo della sua band, decide di entrare come turnista in vari gruppi metal.

Victor Wooten

Victor Wooten è, senza ombra di dubbio, uno dei più grandi bassisti al mondo. Nato ad Hampton l’11 settembre del 1964, Wooten forma -insieme ai suoi fratelli- la sua prima band a soli 3 anni: i cosiddetti ‘Wootens‘. Col tempo, affinando il suo stile, si avvicina al sound di James Brown e, naturalmente, al basso.

Cliff Burton

Deceduto in seguito ad un terribile incidente durante un tour europeo con i Metallica, Cliff Burton comincia la sua carriera con la band di James Hetfield e soci nel 1982, per poi lasciarli -sfortunatamente- nel 1986 dopo quel tragico indicente.

Les Claypool

Les Calypool è il membro fondatore e il leader della band alternative metal dei Primus e, grazie alle sue infinite qualità, alla sua notevole abilità e al suo approccio allo strumento, è considerato da molti come uno dei più grandi bassisti al mondo.

Flea

Veniamo ora all’ultimo nome di questa speciale classifica dei più grandi bassisti degli anni ottanta: Flea. Nato Michael Peter Balzary, Flea è naturalmente lo storico bassista dei Red Hot Chili Peppers, diventato famoso per il suo modo di mescolare pop, rock, hip hop, hard rock, punk rock e rock psichedelico.

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