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L’infanzia di Syd Barrett, il fondatore dei Pink Floyd

Roger Keith Syd Barrett, compositore, chitarrista e cantautore, è stato il membro fondatore dei Pink Floyd ed è stato, soprattutto, uno dei personaggi più geniali e tormentati della storia della musica. Nonostante sia stato vocalist e leader dei Pink Floyd per soli 3 anni –dal 1965 al 1968– Barrett ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della band britannica e, naturalmente, nella storia della musica in generale. Ciò che realmente ha segnato la sua carriera più di qualsiasi altra cosa -però- è stato un raro disturbo mentale che -affiancato a massicce assunzioni di LSD– lo ha portato ad inevitabile declino. Oggi siamo qui per ripercorrere la storia, l’infanzia dell’iconico leader e fondatore dei Pink Floyd: Syd Barrett.

L’infanzia di Syd Barrett, il fondatore dei Pink Floyd

Per analizzare il percorso di un uomo, di un artista, è giusto partire dalle fondamenta, dalle basi, dall’infanzia. Syd Barrett -quarto di cinque figli- nacque il 6 gennaio del 1946 da Max e Winifred Barrett. Suo padre, studioso di anatomia, nel tempo libero si dedicava alla pittura e, soprattutto, suonava il clarinetto nella Cambridge Philharmonic Society: fu proprio questo aspetto a far avvicinare il giovane Syd alla musica. Le iniziali passioni del piccolo Syd, però, erano due: il disegno e la scrittura.

La passione per la scrittura e il disegno

Syd Barrett fino ai 14 anni non fece altro che disegnare e divertirsi con i giochi di parole. Il suo idolo, infatti, era Edward Lear: re del nosense e amante della pittura proprio come lui. La passione per la musica arrivò in seguito, intorno al quindicesimo anno di età: mentre suo fratello maggiore Alan si appassionò al sassofono, Syd comprò invece un Ukulele.

Prima di passare definitivamente alla chitarra, il giovane Syd Barrett -nel cosiddetto periodo della Elvis-mania- si interessò al banjo, al rock and roll di Bo Diddley, ai riff degli Shadows e a quelli di Buddy Holly. Poco tempo dopo il futuro leader dei Pink Floyd cominciò a suonare la chitarra folk insieme ad un amico di vecchia data: John Gordon.

La svolta nei primi anni sessanta

Le cose iniziarono presto a cambiare. Negli anni sessanta gli studenti della nuova Cambridge cominciarono ad avvicinarsi al mondo delle droghe sperimentando cannabis e speed e, poco tempo dopo, anche l’LSD. In quegli anni la vita del giovane Syd cambiò radicalmente: comprò la sua prima chitarra, iniziò la sua storia con Libby Gausden e, soprattutto, dovette assistere alla morte di suo padre Max. Dopo aver fondato e mollato una serie di band, nel 1965 Syd Barrett coniò il termine “Pink Floyd Sound“, per poi passare al definitivo “Pink Floyd“: nome ripreso da quello dei due suoi bluesmen preferiti Pink Anderson e Floyd Council. Il resto, come si suol dire, è storia.

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