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Ramones, la storia dell’ultimo disastroso album “¡Adios Amigos!” che fu un flop

Vediamo insieme un disco dei Ramones che non andò proprio benissimo. Siamo qui per farvi conoscere la storia dell’ultimo disastroso album “¡Adios Amigos!” che fu un flop. Questo album in questione fu di fatto l’ultimo disco in studio dei Ramones e risale al 1995. In realtà non si tratta dell’ultimo disco in assoluto di una delle band simbolo del punk in quanto, negli anni successivi, uscirono raccolte, album dal vivo e bootleg vari. Ebbene, l’album fu un fiasco completo. All’epoca le vendite furono davvero scarse e il disco non riuscì nemmeno a entrare nella Classifica Billboard #100. A stento entrò nella Top 150 dal momento che il disco raggiunse al massimo la posizione numero 148. Un vero fiasco, ma per quale motivo?

Parziale fiasco nel Regno Unito

In realtà negli Stati Uniti il disco fu un flop perché non entrò nella Top 100 della classifica Billboard, ma in Gran Bretagna? Anche nel Regno Unito l’album fu un fiasco? Beh, sì e no. L’album in questione raggiunse al massimo la posizione numero 62. Di certo non si può dire che il disco fu uno schifo completo, ma probabilmente anche la band stessa si aspettava di più. L’album in questione ha un titolo che sembra ricordare quelle situazioni di addio. La storia dell’ultimo disastroso album “¡Adios Amigos!” non finisce qui.

Il disco d’addio (non voluto)

Traducendolo in italiano, dice proprio “Addio amici!” e quindi viene naturale il pensiero che sia veramente l’ultimo disco della band. Lo è, ai fatti dimostrati, ma per i motivi sbagliati. Ci spieghiamo meglio: nel 1995 non era in programma che la band finisse (nonostante ci fossero già dei segnali di crisi). Di conseguenza, anche le canzoni hanno un determinato risultato e, francamente, non è così tanto incredibile, anzi. I pezzi sono piuttosto spaiati e confusionari in generale e Dee Dee Ramone si fa veramente sentire cantando attraverso un telefono (in tedesco tra l’altro) nella canzone Born to Die in Berlin.

La copertina del disco

In tutto ciò, è particolarmente interessante e degna di nota la copertina. Cosa ritrae la copertina di questo disco un po’ “sbilenco” dei Ramones (sbilenco non nel senso che sia brutto, ma che sia parzialmente riuscito)? Essa mostra due dinosauri, per la precisione due grandi allosauri, che indossano dei particolari cappelli, dei sombreri. La copertina nasce da un’idea realizzata da un dipinto di un artista particolare, un certo Mark Kostabi (il cui nome d’arte è Enasaurs) che mostra dei dinosauri che indossano dei cappelli gialli. La band decise di prendere il dipinto e modificarlo in digitale.

La metafora dei dinosauri

In poche parole, quei dinosauri raffigurati nella copertina erano proprio i Ramones. Nulla di strano, il gruppo non si era tramutato magicamente in dei dinosauri oggettivamente poco belli esteticamente. Johnny Ramone ammise che i dinosauri rappresentavano il loro stato d’animo e molti affermano che si tratta di una ammissione delle difficoltà del gruppo. La band aveva infatti subito un calo della popolarità e quindi la copertina andava, in un certo senso, a raccontare queste sensazioni. Ovviamente la matrice punk rock non li abbandonava mai, seppur con una intensità e forse qualità diversa dagli anni passati.

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