Affondando le radici nelle correnti Alternative del Rock, l’Indie Rock nasce tra Regno Unito e Nord America verso la fine degli anni ’80. L’esplosione internazionale del genere, come trend tra i giovani, è arrivata nel Terzo Millennio; complice la spinta di diversi altri paesi in grado di sviluppare un panorama autoctono, composto di band dalla discreta popolarità nazionale. A parte alcuni rari casi, comunque, l’Indie Rock esterno ai paesi anglofoni ha avuto modo di spiccare soltanto sulle scene Underground come, del resto, la tradizione vorrebbe. In origine, comunque, con il termine Indie Rock si sarebbero indicate tutte quelle band e quegli artisti, la cui opera, fosse indipendente dalle esigenze delle grandi etichette discografiche commerciali.
Il termine Indie è, in realtà, un neologismo inglese derivato dalla contrazione del termine Independent, in italiano Indipendente. Quando riferito alla musica, si raccolgono, come detto, tutte quelle opere libere dalle grandi label, prodotte, per l’appunto, da etichette indipendenti. L’approccio alla produzione e alla composizione dei dischi di stampo Indie Rock si contrapponeva, quanto meno alle origini del genere, a quelle utilizzate dalla musica Pop imperversante nelle classifiche di vendite internazionali; poiché prodotte e distribuite dalle grandi case discografiche.
Le peculiarità dei gruppi accomunati dal termine Indie Rock
Ciò che ha reso speciali, sul lungo come sul breve periodo, i gruppi accomunati dal termine Indie Rock, erano le atmosfere Do It Yourself o; italianizzando, Fai Da Te, di cui la loro opera si caratterizzava. Gli artisti Indie, del resto, tendono ad occuparsi in prima persona della registrazione, pubblicazione e distribuzione della propria opera. Arrivando, addirittura, ad organizzare i propri stessi concerti. Si trattava, specie nei primi anni, di gruppi e singoli che, in linea di massima, preferivano il pieno controllo sulle proprie pubblicazioni e alle scelte che ne conseguivano al successo in classifica. Quando non si auto-producevano, gli artisti Indie tendevano ad affidarsi ad etichette indipendenti dai budget particolarmente bassi.
Ciò che, a sua volta, rendeva e, a tutt’oggi, seppur in misura minore, rende uniche le etichette indipendenti è il fatto che, sebbene talvolta, riescano a conquistare accordi di distribuzione con le major che dominano il mercato, queste riescano ad operare in modo da lasciare che gli artisti conservino una certa autonomia decisionale; lasciandoli liberi di esplorare il proprio spettro artistico e le sonorità più disparate senza troppi impedimenti. Gli artisti Indie, del resto, tendono a diversificarsi dai grandi atti delle scene mainstream per le particolari scelte sonore, compositive e, soprattutto, liriche intraprese; capaci, spesso, di destare il malcontento del pubblico.