Per i grandi artisti in tour in giro per il mondo, ogni meravigliosa città capace di fare da sfondo alle loro mirabolanti esibizioni, può avere la stoffa di diventare la capitale del Rock N’Roll. Sin dagli anni d’oro della musica, in cui i concerti erano un sinonimo d’adrenalina allo stato puro; con i più grandi frontmen nella storia della musica pronti a dare il massimo sul palco per incantare platee oceaniche; le città protagoniste della rivoluzione sonica del Rock hanno ricoperto un ruolo privilegiato; finendo sempre per essere incluse tra le mete dei più grandi tour nella storia della musica moderna.
In un periodo così avverso per la musica dal vivo, in cui i milioni di appassionati in tutti il mondo si sono visti costretti a rinunciare alla vista dei loro artisti preferiti dal vivo a causa dell’emergenza sanitaria globale da COVID-19; sembra inevitabile che, un genere come il Rock, subisca cambiamenti anche sotto l’aspetto geografico. Negli ultimi mesi, la Nuova Zelanda è diventata la nuova capitale internazionale del Rock, grazie ad una moltitudine di concerti tenutisi in una piccola cittadina; capace di affermarsi come una Mecca per i sottogeneri più disparati. In quest’articolo, scenderemo nei particolari di quanto accaduto.
Perché la Nuova Zelanda è la nuova capitale del Rock?
Sita nel sud della Nuova Zelanda, la piccola cittadina di Oamaru costeggia l’Oceano Pacifico ed è riuscita a far godere all’isola dello status di nuova capitale del Rock. La città è diventata, in pochissimo tempo, una meta turistica di spicco sull’isola. Oltre ad aver raccolto una moltitudine di gruppi Rock provenienti dai sottogeneri più disparati; Oamaru è sede di uno straordinario museo dello Steampunk al cui esterno è installata un’antica locomotiva, azionabile con soli 2 Dollari.
Nel corso del 2020, il mondo è stato scosso dall’emergenza pandemica; vedendo miliardi di persone costrette a rinunciare alle proprie passioni e a sospendere le proprie attività per periodi relativamente lunghi. Nelle ultime settimane, però, Oamaru è diventata il centro della cultura Rock Neozelandese, ospitando feroci band Metal Polinesiane e gruppi Punk al femminile dal carisma esplosivo.
Di recente, infatti, la trasmissione comune del Virus in Nuova Zelanda è stata sospesa, permettendo alle band di andare in tour e, agli spettatori, di non attenersi alle estenuanti norme di distanziamento sociale cui, la maggior parte della popolazione mondiale, è ancora soggetta. La storia del Rock ha riconfermato America e Regno Unito come zone nevralgiche innumerevoli volte durante gli anni, ma la Nuova Zelanda ha permesso al genere di rifiorire in un periodo particolarmente buio per la società.