Nel vasto repertorio dei Pink Floyd, un album come The Dark Side of the Moon occupa senz’altro un ruolo di primissimo piano. Si tratta di un disco in grado di segnare la storia della musica rock e non solo, considerato tra i migliori di ogni epoca in senso assoluto. Su questo lavoro del 1973, i quattro membri principali della band britannica hanno rivolto mesi e mesi di attenzione esclusiva. Scopriamo insieme per quali ragioni The Dark Side of the Moon viene considerato da numerosi addetti ai lavori e appassionati come l’album dei record, capace di abbattere barriere infinite e di raggiungere risultati mai visti né prima, né dopo.
Il manifesto del rock progressivo dei Pink Floyd
Quando si parla di rock progressivo, non si può non parlare del Pink Floyd e di un lavoro straordinario come The Dark Side of the Moon. In un sogno americano offuscato dalla totale mancanza di fede e valori nei quali credere, un disco del genere era in grado di rappresentare il malcontento di un’intera generazione. La uscita risale al 1° marzo del 1973, prima dell’altro capolavoro della band, Wish You Were Here.
In questo disco, David Gilmour, Roger Waters, Nick Mason e Richard Wright hanno introdotto numerosi temi al fine di far “arrabbiare la gente”, come detto dal bassista del gruppo. Un concept album entrato di diritto nella storia della musica in tutte le sue forme, anche grazie ad una serie di record in grado di lasciare a bocca aperta, di far impallidire tutte le altre band precedenti, contemporanee e successive.
I record straordinari di The Dark Side of the Moon
Quali sono i record di The Dark Side of the Moon? Il primo che salta all’occhio riguarda la prestigiosa classifica statunitense Top LPS & Tapes, nella quale il disco è rimasto presente per ben 741 settimane consecutive tra il 1973 e il 1988. Pensare che un album possa restare all’interno di una qualsiasi hit parade per oltre 15 anni è davvero quasi impossibile, ma i Pink Floyd c’erano riusciti.
Al tempo stesso, vanno ricordate le 1100 settimane di presenza all’interno della graduatoria US Top Catalog. Un altro risultato fuori dal comune, al quale tocca aggiungere le 950 settimane all’interno della classifica Billboard Top 100. Tale dato è ancora più impressionante se si pensa che il secondo posto è occupato da Bob Marley con Legend, che è arrivato a “sole” 625 settimane nella stessa classifica. Inoltre, è uno degli album più venduti di ogni epoca con oltre 50 milioni di copie.
Uno dei migliori album di ogni epoca
Ci sono tutti gli ingredienti per considerare questo lavoro discografico dei Pink Floyd come uno dei migliori album di tutti i tempi. Un risultato ottenuto grazie alla presenza di canzoni straordinarie, dall’originalità fuori dal comune e dalla capacità di saper sorprendere ed emozionare il pubblico. Dai battiti cardiaci di Speak to Me e Breathe all’ansia ossessiva di On The Run, dagli orologi registrati di Time all’urlo straziante di The Great Gig in the Sky, proseguendo con il registratore di cassa di Money, la critica contro la guerra di Waters in Us and Them e i numerosi frammenti parlati, c’è da restare esterrefatti. Dopo 47 anni, The Dark Side of the Moon resta un disco da ascoltare almeno una volta nella vita.