Keith Moon era senz’altro uno dei musicisti più apprezzati degli anni ’70. Lo storico primo batterista degli Who ci lasciò quel maledetto 7 settembre del 1978 in maniera prematura e cruenta. Scopriamo insieme cosa è veramente successo durante una notte che ci ha portato via un autentico talento della musica rock, considerato come uno dei più grandi batteristi di ogni epoca insieme a John Bonham dei Led Zeppelin.
Keith Moon, un uomo dai mille turbamenti
Keith Moon era padre, figlio e fratello, oltre che un uomo in notevole difficoltà. Il batterista degli Who era sempre pronto a godersi ogni momento della sua vita fino in fondo, andando anche ben oltre gli schemi e facendo spesso del male a se stesso. Circa un mese prima della sua morte, la band era tornata in auge grazie al nuovo disco Who Are You. Tuttavia, Moon non era più lo stesso a causa dell’overdose di droga e alcol. Non riusciva più a suonare in maniera perfetta come un tempo e si notava la sua pancia un po’ prorompente in occasione delle foto. Stava diventando ansioso e depresso e i suoi problemi si stavano ripercuotendo anche sulla band britannica. Tuttavia, pochi giorni prima del tragico evento, Moon stava assumendo l’Heminevrin, un sedativo che riduceva il suo desiderio di alcol con buoni risultati.
La festa organizzata da Paul McCartney
Spostiamoci ora alla serata del 6 settembre, il giorno prima del decesso di Keith Moon. Paul McCartney organizzò una festa in un ristorante di Covent Garden a 42 anni esatti dalla nascita di Buddy Holly. L’ex Beatle aveva comprato i diritti dei brani di Holly e stava per uscire un documentario dedicato a quest’ultimo. Moon riferì alla sua ragazza Annette Walter-Lax che non aveva intenzione di andare alla festa, ma poi lei riuscì a fargli cambiare idea. La coppia raggiunse il ristorante, dove c’erano anche la moglie di Paul, Linda McCartney, l’ex batterista dei Faces Kenney Jones e David Frost. Tutti vedevano Keith sobrio e di buon umore, nonostante non avesse smesso di assumere cocaina. Moon aveva persino intenzione di sposare la sua amata, anche se non le farà mai alcuna proposta di matrimonio. Non avrà il tempo.
L’abbraccio di Keith Moon al giornalista Roy Carr
Dopo aver assistito all’anteprima di The Buddy Holly Story, Keith Moon incontrò il giornalista Roy Carr e lo abbracciò con calore. “Mi abbracciò per 2-3 minuti, poi si allontanò e pianse. Gli chiesi cosa non andasse, e lui rispose che si era reso conto di chi fossero i suoi amici. Non mi diede alcuna spiegazione”. Ad ogni modo, si vedeva che Keith non si sentiva bene. La moglie lo vide “irrequieto” e Keith le disse che aveva molta fame. Lei gli cucinò le adorate costolette di agnello, prima andare a letto e guardare insieme The Abominable Doctor Phibes, un film d’orrore.
Il triste risveglio di Keith e Annette
La mattina dopo, Keith Moon si risvegliò verso le 7.30 e chiese alla sua Annette qualcosa da mangiare. Non aveva un buon umore, ma lei le cucinò comunque altra carne d’agnello. Moon tornò a dormire dopo aver preso il sedativo, mentre Annette dormì fino alle 15.40. Al suo risveglio, la ragazza si rese conto che il suo fidanzato non respirava più. Chiamò il dottor Dymond e l’ambulanza, ma ormai non c’era più nulla da fare. All’età di 32 anni, il batterista degli Who non era più in vita. Lo venne a sapere il manager del gruppo Jackie Curbishley, che avvisò il chitarrista Pete Townshend. Quest’ultimo, a sua volta, telefonò al vocalist Roger Daltrey e al bassista John Entwisle. La band rimase sconvolta, sapendo che Keith stava solo cercando di stare meglio. Al momento del funerale, Daltrey sperava in cuor suo che Moon potesse risvegliarsi e dire che era tutto uno scherzo. Purtroppo, non succederà mai.