Parlare del prog rock ed inserirlo in una categoria ben definita non è mai facile. Si tratta di un genere musicale estremamente ampio e variegato, con radici non molto chiare e in grado di acquisire una serie infinita di sfaccettature. Nelle righe seguenti, cercheremo di capire perché il rock progressivo venga chiamato proprio in questo modo. Dopo aver dato un’occhiata a questa particolare corrente musicale, ci concentreremo sul significato vero e proprio di una simile espressione, sui massimi esponenti e su tutto ciò che, in grandi linee, bisogna sapere riguardo a questo genere diverso dagli altri.
Quando è nato il prog rock
Partiamo subito da un presupposto: il prog rock non ha una data di nascita vera e propria. Si tratta di un fenomeno musicale sviluppatosi soprattutto in Europa, in particolare nel Regno Unito. Poco diffuso, invece, è negli Stati Uniti, con una diffusione piuttosto limitata e circoscritta. Di sicuro si tratta di una corrente abbastanza lontana rispetto al rock nudo e crudo, dato che si basa su uno stile altamente raffinato e dall’attenzione estrema ad un’estetica ideale.
Per capire quando sia nato il progressive rock, è possibile immaginare i Beatles verso la fine degli anni ’60, con lavori del calibro di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band o Abbey Road. Tutto ciò senza dimenticare il rock barocco dei Colosseum di Valentyne Suite e di altre band di qualità come i Nice, i Moody Blues, i Procol Harum, John Mayall o i primissimi Pink Floyd. Ad ogni modo, buona parte degli esperti ha fissato la data del 10 ottobre del 1969, quando i King Crimson lanciarono il loro primo disco In The Court Of The Crimson King e riscrissero la storia del rock in generale, oltre a lanciare il prog rock.
Perché il rock progressivo si chiama proprio così
A questo punto, bisogna chiedersi perché il rock progressivo abbia scelto proprio una denominazione del genere. In linea di massima, il prog rock viene definito in questo modo proprio perché rappresenta un insieme di componimenti musicali nati per progredire verso nuove forme estetiche. Tuttavia, il rischio di entrare in un vicolo cieco appare piuttosto elevato. Infatti, ciò che prima era improntato al progresso, ora non lo può essere più considerato. Al contempo, ciò che è progressivo ora, non lo sarà un domani.
Di conseguenza, il progressive rock racchiude al suo interno un mix di numerosi generi musicali. Un crogiolo di suoni, soluzioni, testi innovativi, che trae ispirazione dalle radici blues del rock ‘n’ roll così come lo abbiamo sempre conosciuto. Altri associano il genere ad un’evoluzione del jazz, della musica classica, delle correnti considerate più colte. Comprende brani dalla durata anche di 20-30 minuti o pezzi strumentali molto brevi. Ognuno ha scelto di vedere il prog rock a proprio piacimento, ma l’attenzione alla cifra stilistica è sempre rimasta intatta.
Alcuni degli album prog rock migliori di ogni epoca
A questo punto, citiamo una serie di album prog rock in grado di segnare la storia di questo genere e della musica in tutte le sue forme. Abbiamo già citato il primo lavoro discografico dei King Crimson, ma per gli appassionati di questo genere c’è davvero da leccarsi i baffi. Dagli Yes di Close to the Edge ai Genesis di Foxtrot, senza dimenticare Atom Heart Mother dei Pink Floyd, Mirage dei Camel ed Emerson Lake & Palmer dell’omonima band, le opportunità per entrare in un mondo fatato ci sono tutte.