Chi è l’Andy Warhol macedone che ha creato i Bluvertigo di Morgan? Andiamo con ordine, forse lui stesso si arrabbierà dopo aver saputo che lo abbiamo paragonato a Andy Warhol. Si tratta di Robert Gligorov e realtà, dal punto di vista artistico i due non c’entrano proprio nulla, zero, nonostante entrambi siano entrambi dei fotografi. Ciò che li accomuna è la scelta di essersi presi “carico” del progetto musicale di un gruppo e di aver creato per loro una identità musicale ben definita e particolarissima. Andy Warhol lo fece con i Velvet Underground di Lou Reed e John Cale con la celebre copertina con la banana. Gligorov fece ciò con i Bluvertigo.
La grandezza del fotografo Robert Gligorov
Robert Gligorov ha creato diverse installazioni molto particolari ed è uno dei massimi esponenti dello shockvertising. Si è dedicato al trasmettere sempre delle immagini molto misteriose, veramente al limite dello shock e decisamente irreali e provocatorie. Il suo scopo è sempre stato quello di far provare una emozione quasi viscerale agli occhi dello spettatore cercando di creare e immaginare uno scandalo mentale. Ha sempre creato di turbare profondamente la mente e la vista di un qualsiasi spettatore e i Bluvertigo hanno veramente giovato moltissimo di questo approccio.
La sua opera più famosa
In generale le opere di Robert Gligorov hanno sempre fatto una grandissima riflessione sull’animo umano, parlando di esistenza, di sofferenza e della vita in generale. La sua opera più famosa, almeno dal punto di vista fotografico, è la celebre foto della giacca di carne. Il Nostro aveva creato praticamente una giacca fatta di carne, cucendo letteralmente insieme delle bistecche varie. Si fece una fotografia con indosso la giacca e poi mise via la giacca per diverso tempo. Dopo diverso tempo decise di indossare nuovamente la giacca che si era logicamente deteriorata e aveva iniziato a marcire. C’erano ormai vermi e un forte odore, a sua detta e ci crediamo ovviamente, di putrefazione. Lo scopo era quello di mostrare il corso della vita. La giacca, da morta, era diventata viva.
La copertina di “Metallo non metallo”
Nel disco Metallo non metallo del 1997 si nota chiaramente la “mano” di Robert Gligorov. Si vede infatti che anche in questo caso entra l’intervento dell’artista nel deformare e reinterpretare il corpo umano. Visivamente si tratta di uno dei più interessanti dischi degli anni Novanta e non solamente dal punto di vista grafico, ma anche da quello musicale Robert Gligorov ha creato i Bluvertigo come se fosse stato una sorta di talent scout.
l lavoro di Robert Gligorov all’interno dei Bluvertigo
Negli anni Novanta ha realizzato delle copertine di due album della band, in particolare i primi due dischi Acidi e basi e Metallo non metallo, i due dischi più famosi del gruppo. Oltre ciò, ha curato anche la regia del videoclip di “LSD- La Sua Dimensione”, singolo tratto dal disco “Acidi e basi”. Peraltro, il primo disco dei Bluvertigo appare ispirato direttamente al disco die King Crimson “In the Court of The Crimson King” con la celebre bocca. La bocca stavolta nei Bluvertigo non è disegnata, ma è la bocca di Andy, tastierista, sassofonista e seconda voce della band.