I Pink Floyd hanno scritto alcune delle pagine più importanti nel grande libro della storia del Rock. Il loro quinto album in studio, Atom Heart Mother, sancì il punto di svolta definitivo della band alle sonorità Progressive con cui, di li a poco, sarebbero saliti sul tetto del mondo. Il disco, del resto, rimane ancora oggi tra i più apprezzati dai fan della band; nonché il primo dei Pink Floyd a raggiungere la vetta delle classifiche britanniche. Atom Heart Mother è stato un disco d’innovazione per i Pink Floyd sotto moltissimi aspetti. L’album, è uno dei primi della band a non recare il nome del gruppo in copertina, pur essendo pubblicato da una major prestigiosa come la EMI.
La colossale opera di mixaggio di Atom Heart Mother venne affidata ad Alan Parsons e Peter Brown, mentre Ron Geesin provvedette all’arrangiamento orchestrale della celeberrima title track. L’album venne pubblicato il 10 ottobre del 1970; in un periodo storico particolarmente fervente per il Rock che, in quegli anni, stava sperimentando un processo d’innovazione che avrebbe consacrato il genere all’eternità; proprio grazie ad opere di artisti come gli stessi Pink Floyd, Frank Zappa e Soft Machine, tra gli altri.
Atom Heart Mother, comunque, vide gli albori grazie al tentativo di David Gilmour di spingere la band oltre il torpore in cui era caduta, proponendo ai membri del gruppo di avanzare proposte in musica per poi sovrapporle. Oggi, il disco è uno dei più evocativi nella storia della musica contemporanea. L’origine del suo nome, è particolarmente affascinante. In quest’articolo scopriremo il motivo per cui il quinto album dei Pink Floyd, Atom Heart Mother, si chiama così.
Ecco perché Atom Heart Mother dei Pink Floyd si chiama così
Il simbolismo, in Atom Heart Mother, rappresenta una costante, pur non essendo stata una prerogativa diretta dei Pink Floyd; almeno secondo le loro dichiarazioni. I membri della band, infatti, rivelarono a più riprese che la scelta del titolo di Atom Heart Mother fosse stata casuale. A confermare le parole del gruppo, c’è una seduta di registrazione che i Pink Floyd tennero alla BBC, in cui il gruppo presentò la title track con il nome di The Amazing Pudding.
Il motivo per il quale Atom Heart Mother dei Pink Floyd si chiama così, comunque, va ricercato in un’idea di Roger Waters. L’allora bassista e paroliere del gruppo, infatti, cominciò a leggere molti articoli di giornale alla ricerca di un titolo evocativo per l’opera; sotto suggerimento di Ron Geesin. Fu la notizia di una donna con un pace-maker atomico, all’epoca molto diffuso in ambito cardiologico, in attesa di un bambino, a colpire in modo particolare Waters. Il trafiletto titolava Atom Heart Mother Named. La copertina del disco vede in primo piano la foto di una mucca di razza frisona; scattata da Storm Torgherson di Hypgnosis.
Il gruppo scelse quell’immagine tra quella di un uomo di fronte ad un trampolino e quella di una donna davanti ad una scalinata, nel tentativo di scrollarsi di dosso l’appellativo di band psichedelica, alla ricerca della sua nuova identità. Sebbene non esista un collegamento tra la mucca ed i brani presenti sul disco, Nick Mason accennò ad una simbologia classica tra il titolo e la copertina. Secondo il batterista, la mucca rappresenta la Madre Terra, riferendosi direttamente alla “madre dal cuore atomico”; servendosi di un’assonanza tra le parole Heart (Cuore) e Earth (Terra).