In diverse occasioni abbiamo approfondito quelle che sono le passioni e i gusti di artisti, cantanti e chitarristi di una band, riuscendo a comprendere quali sono gli album e le canzoni che hanno segnato la loro vita e la loro carriera. Il tutto è stato determinato da un gioco piuttosto semplice, che porta a considerare la loro presenza, da naufraghi, su un’isola deserta, all’interno della quale possono portare con sé soltanto pochi oggetti, tra cui album. Se si avesse a disposizione la possibilità di portare con sé soltanto una decina di album in totale, un artista che ha fatto la storia della musica è che ha prodotto numerosissimi prodotti in studio, quali album porterebbe con se? La scelta non è certamente semplice, al momento che le ispirazioni sono molteplici e i rapporti con realtà del rock e della musica in generale sono stati ancora più numerosi. Per questo motivo, abbiamo deciso di prendere in considerazione la scelta di Keith Richards, che ha indicato qual è la canzone senza la quale non potrebbe vivere.
Le parole di Keith Richards sulla sua voglia di ribellione
L’amore di Keith Richards per la musica è iniziato ben presto nella sua vita, fin da una fase di infanzia che l’ha visto coinvolto all’interno di progetti e cori locali, che molto spesso l’hanno anche portato ad allontanarsi dalla scuola dell’obbligo doveva necessariamente frequentare in una prima fase di adolescenza. E in questo momento specifico della sua vita che è iniziata una prima voglia di ribellione nei confronti di un sistema che difficilmente riusciva a reggere, e che l’ha avvicinato sempre più alla musica che è stata in grado di donargli una maggiore libertà, sia dal punto di vista delle scelte, sia dal punto di vista dell’esercizio ideologico nel suo pensiero.
In una recente intervista, all’interno della quale Keith Richards ha specificato quali sono le canzoni e gli album che porterebbe con sé su un’isola deserta, il fondatore dei Rolling Stones ha avuto modo di parlare di quella volontà di ribellione che si è palesata in una prima fase della sua vita, in cui fu bocciato per un numero troppo grande di assenze, ritenendolo ingiusto.
Gli album che Keith Richards porterebbe con sé su un’isola deserta
A questo punto, possiamo scendere nello specifico di quella scelta che ha portato Keith Richards a parlare degli album che porterebbe con sé su un’isola deserta, considerando tutte le determinazioni, e generi musicali, le emozioni che questi stessi prodotti gli sanno donare e, infine, anche l’influenza che questi dischi hanno avuto su di lui. Per questo motivo, non bisogna sorprendersi se non c’è nessuna album dei Rolling Stones all’interno di questa classifica, ma prodotti di altri artisti che sono stati in grado di ispirare il britannico e la nascita della band in questione.
Non può mancare un emblema del rock come Chuck Berry, ma Keith Richards ha stupito per la presenza di Gregory Isaacs, con Extra Classic che risulta essere di un genere e di un’espressione artistica Certamente lontana da quella del britannico. Segue la lista degli album che Keith Richards porterebbe con sé su un’isola deserta.
- Chuck Berry – ‘Wee Wee Hours’
- Hank Williams – ‘You Win Again’
- Aaron Neville – ‘My True Story’
- Etta James – ‘Sugar On The Floor’
- Freddie Scott – ‘Are You Lonely For Me’
- Gregory Isaacs – ‘Extra Classic’
- Nigel Kennedy and the English Chamber Orchestra – ‘Spring from Vivaldi’s Four Seasons’
- Little Walter – ‘Key To The Highway’