Morrissey è secondo molti uno degli artisti più influenti degli ultimi anni. Sicuramente è stato ed è tuttora una personalità fondamentale della musica e della cultura, avendo definito uno stile musicale unico nel suo genere. Lui per primo ha definito l’indie rock e ed i suoi testi così curati e profondi sono addirittura oggetto di studio in molte università. Scrittore, artista, cantante, paroliere impegnato e senza peli sulla lingua nella scrittura quanto nelle interviste. Morrissey non smette mai di stupire per il carattere deciso e irremovibile che mostra in moltissime dichiarazioni. Alcune sue posizioni, molto estreme, hanno fatto discutere. Prima tra tutte quella che riguarda il vegetarianismo.
Meat is murder e il vegetarinismo di Morrissey
La posizione di Morrissey sul consumo di carne è ben espressa nell’album degli Smiths Meat is murder. Una delle ragioni del suo sodalizio con Johnny Marr fu proprio questo modo di pensare comune. Nell’incipit della title-track di questo disco si sentono versi di animali. Do you know how animals die? chiede ad un certo punto Morrissey nel brano, fino a definire il consumo di carne un vero omicidio. L’album ebbe un enorme impatto, pensiamo che fu una delle ragioni che spinse Thom Yorke, cantante dei Radiohead, a diventare vegetariano. Il cantante è vegetariano da quando aveva 11 anni e dal 2015 è vegano, anche se ha confessato di aver trovato difficoltà in questo passaggio, ma si rifiuta di mangiare tutto ciò che ha una madre. Da sempre si impegna a difendere i diritti degli animali non solo con la sua musica, ma sostenendo anche il People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) che lo ha spesso omaggiato.
Le controverse dichiarazioni a favore dell’Animal Rights Militia
Naturalmente non furono queste posizioni a destare polemica, anche se Meat is murder è un album dai toni estremamente aggressivi, come diversi testi di Morrissey (che “ama” la violenza espressiva). Ciò che sorprese fu quanto detto dal cantante riguardo all’Animal Rights Militia. Infatti, ha spiegato di appoggiare le tattiche militanti anche violente (l’ARM non tiene conto di eventuale conseguenze che si possano avere sulla vita umana, pur di difendere gli animali). Nel 2006 affermò: Capisco perché gli allevatori di pellicce e i cosiddetti scienziati di laboratorio vengano ripagati con la violenza – è perché lavorano nella violenza stessa ed è l’unica lingua che capiscono. Ha criticato aspramente chiunque sia coinvolto nel consumo di carne ed è stato quindi duramente criticato per aver inneggiato alla violenza in tal senso. Durante un’intervista con Simon Armitage nel 2010, ha dichiarato di disprezzare i cinesi e considerarli una sottospecie per il modo in cui trattano gli animali. Naturalmente da questo scoppiò una polemica enorme, ma Armitage spiegò:”Deve aver saputo che avrebbe scatenato una polemica, non è stupido. Ma chiaramente, quando si tratta di diritti e benessere degli animali, è assolutamente irremovibile nelle sue convinzioni. A suo avviso, se tratti male un animale sei meno che umano”.