Fabrizio De André si è guadagnato un posto di riguardo non solo nell’ambito del cantautorato, ma anche in quello della letteratura. Infatti, oltre ad essere un cantautore è stato anche un grande poeta, che ha curato i suoi testi nel dettaglio. De André e la letteratura hanno uno stretto legame, tanto che diversi suoi brani sono ispirati ad opere letterarie. Tutti ricordiamo Geordie, tratta da una ballata inglese, ma vi sono anche altri brani di Faber che risentono di influenze letterarie. Addirittura un intero album, Non al denaro non all’amore né al cielo, si basa sull’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Rimanendo nel nostro Paese, però, è bene ricordare che De André ha ispirato una sua canzone ad una poesia del poeta Umberto Saba.
Una canzone di critica sociale
La canzone in questione è La città vecchia, pubblicata come singolo nel 1965. Questo brano riflette il grande interesse di Faber per i “miseri”. Quartieri malfamati, prostitute, sventurati, ecc. L’ambientazione è quella genovese, come accade anche in tanti altri brani del repertorio del cantautore, famoso esempio può essere la canzone Via del campo. Un quadro realistico e toccante che ci insegna a non considerare queste persone con disprezzo, ma come vittime.
Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese.
Ma se capirai, se li cercherai
fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.
Caratteristica peculiare del pezzo è anche la musica: De André fa la sua narrazione a ritmo di mazurca. Il risultato di tutto ciò è una profonda critica sociale, caratteristica del cantautore. Una denuncia delle condizioni di queste persone.
La città vecchia tra De André e Umberto Saba
Fabrizio De André e Umberto Saba hanno un legame particolare grazie a questa canzone. Infatti, La città vecchia è il titolo di una poesia di Umberto Saba, inserita nel suo Canzoniere. In questa raccolta, l’autore ha di fatto costruito un’autobiografia in poesia. Trieste, sua città natale, è molto presente nella raccolta e La città vecchia è ambientata nei quartieri malfamati della città. Saba passeggia spesso per quelle zone e spiega di sentirsi in sintonia con quell’ambiente, nonostante le differenze tra lui e quei poveretti. Anzi, spiega di sentirsi vicino a loro poiché siamo tutti uomini con gli stessi dolori, lo stesso cielo, lo stesso Dio. Invece, De André ha cambiato l’ambientazione della città nella sua canzone, pur riprendendo da Saba molto di ciò che ha scritto nel testo. E soprattutto non sembra, a differenza del poeta, mostrare una forma di unione data dal fatto di essere uomini. Anzi, quei quartieri malfamati non hanno nemmeno i raggi del Sole, Dio stesso non se ne occupa.