Marilyn Manson ha pubblicato il suo nuovo album “We Are Chaos” ed ecco tutto ciò che c’è da sapere. Se c’è una costante nella via musicale di Marilyn Manson, è la sua autocoscienza fortissima. Quindi si può solo pensare che l’ambiguità nel chiamare il suo undicesimo album We Are Chaos sia intenzionale. Ma a cosa si riferisce quel “We“, ovvero “Noi“? Perché non ha detto “Me“, ovvero “Io”? Stiamo sempre parlando di un artista il cui personaggio è diventato soggetto alle forze distruttive che una volta aveva al suo comando. Fatal caso ha scelto l’11 settembre come data di uscita, un momento spartiacque per Marilyn Manson.
Il continuo di Heaven Upside Down?
E da dove bisogna partire, se non dal primo brano? Red Black And Blue inizia con l’introduzione sinistra e parlata di Manson con una voce distorta da un’eco pazzesco. Lui stesso dice: “Io sono l’ape reale e distruggerò ogni fiore”, prima di far partire effettivamente la canzone nel suo mood industrial metal. I consueti vocalizzi del nostro si percepiscono chiaramente così come i vari riff metal rock. Bisogna precisare We Are Chaos non sta raccogliendo il testimone da Heaven Upside Down del 2017, il nuovo disco è un punto di partenza per Marilyn Manson.
Elementi in acustico
Non mancano anche dei pezzi più “sdolcinati” (strano da dire se si parla di Marilyn Manson) e che si avvicinano a un mood più acustico e riflessivo. Ma forse Marilyn ha bisogno di un po’ di calma, di consolazione, e lo si capisce benissimo con il pezzo omonimo del disco “We Are Chaos”. Il brano era già uscito come singolo anticipatore del disco e sembra apparentemente stonare con il resto delle tracce. Ecco perché poi ritorna Don’t Chase The Dead, a tinte leggermente elettroniche. Il mood apparentemente abbracciato con “We Are Chaos” lascia spazio a una sorta di dolore interiore.
Riferimenti a Bowie
Il disco ha anche spazio per momenti più country e un po’ diversi dal solito. Ecco che abbiamo Paint You With My Love, una ballad soffusa con accenni glam rock anni ’50. Sembra quasi che il nostro abbia voluto iniziare un ritorno al passato verso una direzione che si avvicina ad Aladdin Sane e Ziggy Stardust, celebri brani di David Bowie. La voce non è quella di Bowie in quanto il timbro e il mood generale si avvicina, per dire, molto di più a quello di Nick Cave che altro. Ma ecco che Manson cambia ancora registro e il pezzo successivo Half-Way & One Step Forward sembra debitore degli anni Ottanta. Si sentono riferimenti a Ashes To Ashes, sempre di David Bowie, e un pianoforte drammatico e complesso.
La Coda
Non manca uun pezzo quasi cinematografico come Infinite Darkness (che ricorda un po’ certi sound alla Kasabian), ma ecco che arriva la parte migliore del disco, ovvero la coda. Dopo la buona Perfume, ecco arrivare Keep My Head Together, pezzo hard rock a suo modo elegante, forse tra i pezzi migliori del disco. La via di quest’utlimo pezzo continua con Solve Coagula e si chiude in modo acustico e perfetto con Broken Needle. Questo era tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo album “We Are Chaos” di Marilyn Manson