I Pink Floyd sono una delle più grandi Rock Band ad aver mai calpestato il suolo di questa terra. La leggendaria band inglese ha stravolto completamente il mondo della musica; salendo sul tetto del mondo nel pieno fermento degli anni d’oro del Rock, per rimanerci. Ad oggi, i Pink Floyd rappresentano un’icona culturale dall’impatto profondissimo e un simbolo indiscusso della cultura moderna. Il gruppo ha scritto alcune delle pagine più prestigiose nella storia della musica moderna, attraverso una commistione visionaria di alcune delle sonorità più ricercate nella scena musicale in cui erano immersi.
Con queste straordinarie premesse ed una discografia strabiliante, ci si aspetterebbe che, sin dai loro primi anni, i Pink Floyd venissero accolti in maniera straordinaria e, addirittura, riverenziale. In realtà, sono veramente poche le testimonianze del gruppo dal vivo durante i suoi primi anni. La scarsa documentazione sui primissimi passi dei Pink Floyd, contribuisce ad alimentare il fascino ed il mistero che circondano la band. In quest’articolo, parleremo della prima, formidabile, esibizione dei Pink Floyd in Italia; avvenuta al Piper Club di Roma e, spesso, passata sotto ai radar degli appassionati.
La prima esibizione dimenticata dei Pink Floyd in Italia
Il Piper Club era un punto nevralgico per la gioventù romana della seconda metà degli anni ’60. Il locale, si era affermato come un’icona culturale dopo il boom economico che travolse il paese, spingendo le grandi band d’oltralpe ad esibirsi tra le sue mura. Nessuno, però, sembrò ricordare per lungo tempo delle quattro, formidabili, esibizioni che sancirono il debutto tricolore dei Pink Floyd dal vivo. Tra il 18 e il 19 aprile del 1968, infatti, al Piper Club si scrisse, per l’ennesima volta, la storia della musica contemporanea. I Pink Floyd entrarono in scena nel Club per quattro spettacoli, 2 al giorno, uno pomeridiano e l’altro serale.
Le testimonianze della presenza della band nel locale, oggi, sono pochissime. Ciò nonostante, i Pink Floyd, all’epoca, avevano già un album all’attivo, la pietra miliare del movimento psichedelico The Piper At The Gates Of Dawn del 1967, ed avevano accolto tra le loro file David Gilmour (nel 1968, vista l’irrecuperabilità della salute mentale di Syd Barrett) che sarebbe, ben presto, diventato un pilastro del sound del gruppo.
Insomma, l’ascesa dei Pink Floyd era già cominciata tre anni prima, eppure se si è cominciato a parlare della loro prima esibizione in Italia solo da pochi anni. Qualche anno fa, il gruppo ricordò quel momento attraverso un post su Facebook, che declamava: “In questo giorno, nel 1968, i Pink Floyd suonarono al Piper Club di Roma, in Italia. Un’insolita location situata in una cantina, alla quale si accedeva attraverso una lunga scalinata”. Della comparsa dei Pink Floyd in Italia, si hanno poche testimonianze video, che ritraggono la band impegnata al Palazzo dello Sport dell’ Eur, il 6 maggio di quell’anno, in occasione dell’International Pop Festival ed un Bootleg intitolato Pink Floyd – Fountains Of Rome, che presenta alcuni stralci audio della band al Piper.