La straordinaria performance di The Clansman al Firenze Rocks
E’ ancora una volta aggiornamento dal Firenze Rocks, quello che vi proponiamo. La terza giornata è stata certamente dominata dalla presenza degli Iron Maiden; ma è stata l’insegna del classic metal ad alimentare tutta la giornata, che è andata avanti con veri e propri classici del genere stesso prima di concludersi con la straordinaria performance di The Clansman al Firenze Rocks.
Il brano, uno dei classici del repertorio degli Iron Maiden, è stato a dir poco spettacolare.Ma se The Clansman è stato spettacolare, la risposta del pubblico lo è stata ancor di più.
L’esibizione degli Iron Maiden al Firenze Rocks
L’esibizione degli Iron Maiden al Firenze Rocks viene anticipata da altre esibizioni, in grado di caricare il pubblico nel modo migliore possibile. Prima gli Shinedown e Jonathan Davis (dei Korn, che si è esibito da solista), poi gli Helloween, che non si accontentano di avere un ruolo di secondo piano e dominano il palco con le due figure di Michael Kiske e Kai Hansen.
Il concerto degli Iron Maiden non può certamente aprirsi in modo casuale ed è per questo che alle 21, quasi fosse il rintocco di una campana, il discorso del 1940 di Churchill presagisce l’entrata in scena (con Aces High) della band tanto desiderata. Il pubblico è, giustamente, in delirio. Un pubblico composito, composto da giovani e adulti, da persone che hanno approcciato a un certo tipo di musica e persone che, invece, l’hanno vissuta andando avanti con gli anni. Tutti insieme, quasi fosse un unico coro, non possono che esultare ad un tipo di performance del genere.
Gli Iron Maiden presentano sia cavalli di battaglia, che lasciano – quasi tatticamente – alla fine della loro esibizione, sia brani relativamente recenti, come The Wicker Man, brano nel 2001 che venne realizzato quando ci fu il ritorno di Bruce Dickinson nella band. La cosa più bella che si possa osservare non è tanto l’esibizione di per sè, ma quella voglia di Bruce Dickinson di correre a destra e a sinistra, avanti e indietro. Quella voglia di contestualizzare ogni cosa, di libertà di cui – spesso – parla. Quella voglia di affermare “ci sono, e ci sarò ancora” e di non mollare un colpo in nessun momento della sua esibizione. E questo i fan lo capiscono, non potrebbero non apprezzarlo.
Che cosa è successo durante The Clansman?
Ma ecco che cosa è successo durante The Clansman: fin dalle prime note il clima cambia. Si capisce benissimo che il brano è ciò di cui il pubblico ha bisogno in quel momento e, contrariamente a quanto ci si aspetta, non c’è nessuna fiera del caos, con salti e urla. Quasi per riverenza il pubblico segue i loro beniamini, alza in alto le mani (o le corna, per i veterani) nei momenti clou del pezzo, quasi trasportato da una scia che solo la musica può creare. E’ un clima magico, fatto di passione e qualità. E’ un clima che solo gli Iron Maiden possono generare.
Grazie a Fabio Bressan per il video.