Il rapporto tra la leggendaria Hard Rock Band australiana degli AC/DC ed il gruppo di Sweet Child O’Mine, i Guns N’Roses, è andato via via rafforzandosi sempre di più, soprattutto nel corso degli ultimi anni. Gli AC/DC, infatti, hanno sempre esercitato una profonda influenza nell’opera dei Guns N’Roses; affermandosi come i principali ispiratori del loro sound aggressivo quanto travolgente. Ricordiamo, tra l’altro, che il frontman dei Guns N’Roses, Axl Rose, ha condiviso il palco con la band di Back In Black nel 2016, ricoprendo il ruolo di cantante, in sostituzione di Brian Johnson.
Ciò che lega gli AC/DC ai Guns N’Roses si basa su una profonda stima reciproca che ha, addirittura, portato Angus Young, sul palco con i Guns N’Roses per un cameo di assoluto prestigio al Coachella del 2016. Di recente, il chitarrista dei Guns N’Roses, Slash, è stato tra i protagonisti del meraviglioso evento online con cui Gibson ha voluto omaggiare il leggendario album degli AC/DC, Back In Black; in occasione del quarantesimo anniversario dalla sua uscita. Si tratta del primo album in studio che gli AC/DC realizzarono con Brian Johnson. Durante il colloquio, Slash ha tessuto le lodi di Back In Black, raccontando la storia del primo incontro che ha avuto con il leggendario album.
Le parole di Slash su Back In Black
Durante l’evento Slash ha rivelato quanto, Back In Black, fosse stato fondamentale durante il suo percorso musicale; riconoscendo l’ascolto del disco come un punto di svolta nei primi anni del suo leggendario cammino artistico. In particolare, l’artista ha detto: “Ho ascoltato Back In Black per la prima volta a casa di un mio amico. Era il 1980 e, credo che quello fosse un periodo cruciale per la storia del Rock. All’epoca quasi tutte le mie band preferite si erano sciolte e alcune di loro avevano subito la morte dei loro membri. Allo stesso tempo, però, c’era molta musica nuova sulla scena, ma nulla che mi entusiasmasse davvero”.
Successivamente, il leggendario chitarrista dei Guns N’Roses ha spiegato che, all’epoca, non fosse a conoscenza del fatto che Bon Scott fosse morto e che, al suo posto, fosse arrivato Brian Johnson. Slash ha proseguito affermando che, in quel periodo, avesse ascoltato soltanto Highway To Hell e Dirty Deeds Done Dirt Cheap. Dopodiché, il chitarrista ha proseguito: “Back In Black uscì all’improvviso, irrompendo ferocemente in tutto il mondo. Quel disco è stata una chiamata alle armi per il Rock e l’Heavy Metal di quegli anni. Back In Black arrivò come un killer. Ogni canzone era un’esplosione totale. La title track era un singolo Rock And Roll straordinario; una delle mie canzoni preferite del disco è Rock And Roll Ain’t Noise Pollution”.
Infine, Slash ha rivelato che, Back In Black, contiene uno dei suoi assoli di chitarra preferiti di tutti i tempi; riconoscendolo in quello di Hells Bells. Slash ha dichiarato che quel disco abbia segnato la sua carriera artistica, spiegando che, all’epoca fosse ancora alle prime armi come musicista e che, gli AC/DC fossero stati la prima grande Rock Band nella quale fosse mai incappato. Per il chitarrista dei Guns N’Roses, Back In Black è stato il disco con cui gli AC/DC hanno impresso il loro nome nei libri di storia.