Dave Grohl ha sicuramente alle spalle una delle carriere più interessanti e affascinanti tra gli artisti internazionali. Prima come batterista dei Nirvana, accanto all’indimenticabile Kurt Cobain, poi come frontman della band da lui stesso fondata, i Foo Fighters. Sebbene a vederlo oggi sembrerebbe sia stata per lui un’evoluzione naturale e facile, c’era una cosa che lo terrorizzava durante il primo periodo alla testa dei Foo.
DAVE GROHL, LE DICHIARAZIONI SUL PRIMO ALBUM DEI FOO FIGHTERS
Nella stessa intervista nella quale ha svelato quale fosse la cosa che più lo terrorizzava del suonare con i Foo Fighters, Dave Grohl ha anche parlato del processo creativo dietro il suo album di debutto. Un lavoro discografico completamente composto e prodotto da lui, prima ancora di formare la band. Dopo la morte di Kurt Cobain infatti nel 1994 – e dopo un iniziale periodo di dolore e smarrimento – Grohl aveva capito che la musica era la sua unica salvezza.
“Ho registrato tutto quanto in sequenza in effetti – ha detto, come riportato da NME – ero veramente, veramente contento di lavorarci. Voglio dire, era come un progetto di scuola. Ero preparato, avevo fatto i grafici”.
FOO FIGHTERS, IL DEBUTTO E LA FORMAZIONE DELLA BAND
Dave Grohl aveva in effetti iniziato a scrivere i brani che confluiranno nell’album Foo Fighters, mentre ancora stava con i Nirvana. Uno di questi – Marigold – verrà pubblicato come lato B di Heart-Shaped Box. Si tratterà dell’unica canzone nell’intero repertorio della band grunge, ad essere stata scritta e cantata da lui piuttosto che da Kurt Cobain.
Dopo la morte di quest’ultimo tuttavia, Dave Grohl inizierà ad incidere alcuni dei brani che aveva scritto nello studio di registrazione di Robert Lang, a Seattle. Ad eccezione di alcune parti di chitarra, Foo Fighters venne interamente suonato e cantato dall’ex batterista dei Nirvana. Ma appena dopo la pubblicazione, Grohl si mise alla ricerca di altre persone per formare il suo gruppo, deciso a non voler proseguire con una one-man band.
DAVE GROHL E LE DICHIARAZIONI SUL RUOLO DI FRONTMAN
A metà degli anni ’90 Dave Grohl è dunque ufficialmente passato dal ruolo di batterista – che aveva accompagnato Kurt Cobain e Krist Novoselic al successo a partire da Nevermind – a quello di frontman. In un’intervista riportata da NME, il cantante ha parlato di questa difficile transizione, svelando quale fosse la cosa più terrificante delle prime esibizioni con i Foo Fighters.
“Andare là fuori e stare sul palco…voglio dire, cazzo, ero stato seduto sullo sgabello della batteria per così tanto che, mio Dio, cosa succede ora che devo stare di fronte alle persone? – ha commentato Dave Grohl a proposito degli esordi dei Foo Fighters – Come si muoverà il mio corpo? Cosa devo dire tra una canzone e l’altra”. Il musicista prosegue svelando di essere stato terrorizzato all’idea di fare il frontman per tanti anni. “Ci sono un sacco di cose che ti passano per la testa […] può essere fottutamente spaventoso. E lo è stato per 8 o 10 anni. Ci è voluto molto tempo per me”.