Dave Grohl può sicuramente vantare uno dei curriculum più interessanti del panorama musicale. Come batterista dei Nirvana prima, nel periodo di massimo successo e notorietà della band grunge; E come frontman dei Foo Fighters poi, da lui stesso fondati a seguito della tragica scomparsa di Kurt Cobain nel 1994. Il cantante ha parlato spesso di quel periodo e di come la morte del compagno di band lo abbia profondamente cambiato. Scopriamo in questo articolo cosa disse Grohl a proposito del passaggio dai Nirvana ai Foo Fighters.
NIRVANA, LA MORTE DI KURT COBAIN E LO SCIOGLIMENTO DELLA BAND
Nell’Aprile del 1994 Kurt Cobain, iconico e leggendario frontman dei Nirvana, muore tragicamente nella propria casa di Seattle. Sebbene le circostanze intorno alla sua scomparsa non mettano d’accordo critici e fan, la conseguenza certa fu la fine dei Nirvana. Dave Grohl e Krist Novoselic, che avevano condiviso con lui il successo travolgente di Nevermind e il tentativo di ritornare alle origini con In Utero, si trovarono improvvisamente ad un bivio.
Dave Grohl ha parlato spesso delle sensazioni provate in quel momento. Di come non riuscisse nemmeno ad ascoltare la musica e avesse preso in considerazione l’idea di smettere di suonare. Eppure dopo qualche tempo, chiudersi in una saletta a provare e incidere ebbe una sorta di effetto catartico. Da quell’esperienza nascerà il primo germe dei Foo Fighters.
DAVE GROHL, I 25 ANNI DALLA FONDAZIONE DEI FOO FIGHTERS
Sono passati già 25 anni da quando Dave Grohl, originariamente da solo, diede alle stampe il disco di debutto omonimo dei Foo Fighters. 25 anni che avrebbero dovuto avere dei festeggiamenti in grande stile, ma sono stati purtroppo annullati a causa della pandemia da Covid-19 e del lockdown.
Guardando indietro a quel 4 Luglio 1995 in cui passò ufficialmente da batterista dei Nirvana a cantante dei Foo Fighters, Grohl ha ricordato tutte le emozioni provate.
FOO FIGHTERS, LE DICHIARAZIONI DI DAVE GROHL SUL RUOLO DI FRONTMAN
Ripensando al momento in cui decise di fondare una band tutta sua, Dave Grohl sa benissimo le sensazioni che passarono nella sua testa. “Cosa dico nelle canzoni? Queste sono le cose a cui pensi e se non le senti o non hai quella connessione o fiducia, può essere dannatamente terrificante” svelò infatti lo storico batterista dei Nirvana in un’intervista riportata da Virgin Radio.
Grohl ammise anche di essere stato insicuro per almeno i primi 8 o 10 anni. Si chiedeva cosa avrebbe pensato il pubblico vedendolo dietro il microfono invece che alla batteria. “Ci è voluto molto tempo – continuò a dire Grohl – ora quando esco sul palco, penso: Ehi, ok andiamo. Ma molto tempo fa anche facendo le interviste ero timido. Ero insicuro. Mi sentivo come se non fossi abituato a stare in prima linea in quel modo e tutt’ora non riesco a guardare le interviste dell’epoca”.