Il batterista Nick Mason rivela le sue canzoni di Syd Barrett preferite. Uno dei frontman più enigmatici degli anni ’60 è sempre stato dietro i riflettori, almeno quelli del grande pubblico. Syd Barrett era l’iconico cantautore e co-fondatore dei Pink Floyd. Il suo talento, sfortunatamente, non riuscì a tenere il passo con la sua autodistruzione e alla fine Barrett venne cacciato dalla sua stessa creatura. Barrett è ancora considerato uno dei poeti più pionieristici della musica alternativa britannica, nonostante la sua breve carriera.
Il primo brano preferito da Nick Mason
Sebbene fosse notoriamente un soggetto difficile con cui lavorare, Roger Waters una volta disse: “Syd è un genio”, ricordando come si erano formati i primi anni di Pink Floyd. Allo stesso modo, il batterista Nick Mason ha rivelato che ci sono alcune tracce veramente speciali. Una di queste è “Astronomy Domine”, la prima traccia ad essere inclusa nell’album di debutto dei Pink Floyd, The Piper at the Gates of Dawn, pubblicato nel 1967. Il pezzo appartiene al genere rock psichedelico e rappresenta il primo passo per il cambiamento della band sul genere space rock. “Questa è una grande traccia di batteria, mi ricorda un po’ Ginger Baker, che ha avuto un’enorme influenza su di me”, ha detto Mason.
Il pezzo finale di “The Piper at the Gates of Dawn”
Rimanendo con l’album di debutto dei Pink Floyd ecco che c’è “Bike“. Si traccia della traccia finale del disco e con il pezzo che uno sguardo all’interno della mente di Barrett i cui testi descrivono in dettaglio una bicicletta, un topo chiamato Gerald e una ragazza. Mason ha confermato: “I testi di questo disco sono molto barrettiani, sorprendentemente intelligenti” e ha perfettamente ragione. È difficile non ammirare gli strani e meravigliosi luoghi in cui Barrett ha guidato il suo pubblico.
“Interstellar Overdrive” come pezzo simbolo della psichedelia
Scritto nel 1966 e contenuto in The Piper at the Gates of Dawn, un altro brano molto amato da Nick Mason è “Interstellar Overdrive”. Si tratta di un pezzo strumentale di dieci minuti che pone le basi di alcuni dei cliché psichedelici per cui la band sarebbe diventata famosa. Si dice che la canzone sia stata creata quando Barrett ha sentito l’ex manager Peter Jenner canticchiare una canzone e, preso dalla melodia, ha provato a ricrearla con la sua chitarra. In questo caso si può notare un certo spirito di improvvisazione che Barrett aveva per natura e con l’abuso degli allucinogeni evidenziò ancor di più. Mason aveva detto di “Interstellar Overdrive”: “Questa è una traccia aperta all’improvvisazione e alla reinterpretazione”.
Arnold Layne
L’ultima delle canzoni di Syd Barrett preferite da Nick Mason risale al 1967 ed è “Arnold Layne“. La canzone racconta la storia di un travestito a cui piace rubare i vestiti delle donne e, secondo Roger Waters, si basava su una persona reale. Mason ha detto della canzone: “Questa è una canzone davvero insolita. Fa parte della cosa della fine degli anni ’60 in cui all’improvviso le canzoni sono più che semplici “Ti amo, baby”.” Pare che questa traccia condizionò e non poco David Bowie.