Nella storia del rock ‘n’ roll, sono numerosi gli elementi che hanno fatto la differenza. Non solo cantanti, musicisti e band, ma anche gli studi di registrazione hanno assunto un’importanza fuori dal comune. Ecco cinque luoghi dal forte impatto simbolico per le icone del rock, capaci di diventare la sede di successi straordinari rimasti fino ai tempi nostri.
1. Abbey Road Studios, Londra
Se si parla di studi di registrazione, non si possono non nominare gli Abbey Road Studios. Si trovano nell’omonima strada di Londra e sono conosciuti soprattutto per l’iconica copertina dell’album dei Beatles, scattata nell’attraversamento pedonale adiacente. Ad ogni modo, da quelle parti sono stati registrati numerosi album di assoluto rilievo, tra i quali spiccano quelli dei Fab Four e The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, nel 1973. In particolare, il celebre Studio Uno può contenere fino ad un massimo di 110 musicisti e 100 coristi in contemporanea, con dimensioni generose e attrezzature all’avanguardia.
2. Britannia Row Studios, Islington
Spostiamoci nella Londra Interna, presso la cittadina di Islington. I Britannia Row Studios sono stati istituiti dai già citati Pink Floyd, che li hanno utilizzati a più riprese. Da Animals a buona parte di The Wall, da The Division Bell a A Momentary Lapse of Reason, diversi album della band sono stati registrati qui. Tra le altre icone rock che hanno usufruito di questi studi di registrazione, vanno menzionati i The Cult, Pete Doherty e gli Skindred. Oggi appartiene al batterista dei Pink Nick Mason.
3. Electric Lady Studios, New York
Fu grazie al talento straordinario di Jimi Hendrix che nacquero nel 1970 gli Electric Lady Studios di New York. Purtroppo, il cantante e chitarrista di Seattle poté usufruirne ben poco, essendo deceduto dopo quattro settimane. Nei decenni successivi, numerose altre star del rock adoperarono questi studi. Ad esempio, i Rolling Stones se ne servirono per alcune tracce di Black and Blue e Some Girls. I Led Zeppelin lavorarono a Houses of the Holy e Physical Graffiti. Tra gli altri, ricordiamo Lou Reed, David Bowie, i Kiss, Stevie Wonder, Patti Smith, i Blondie e i Clash.
4. The Power Station, New York
Restiamo negli Stati Uniti con la Power Station, oggi denominata Avatar Studios. Fu creata nel 1977 per opera di Tony Bongiovi, cugino di Jon Bon Jovi. Ovviamente, quest’ultimo diede vita alla sua band da queste parti. Gli studi hanno vinto numerosi premi importanti e ospitato una lunga serie di lavori discografici di assoluto rilievo. Tra i protagonisti che se ne sono serviti, vanno menzionati Paul McCartney, John Lennon, Bruce Springsteen, i Dire Straits, David Bowie, Bryan Adams e i Dream Theater.
5. Olympic Studios, Londra
Concludiamo con gli Olympic Studios di Londra, un altro degli studi di registrazione entrati nella leggenda. Il centro fu utilizzato già nel 1963 dai Rolling Stones per Come On, loro primo singolo e cover del brano di Chuck Berry. Qui sono stati realizzati tutti e tre gli album della The Jimi Hendrix Experience, così come lavorò gente del calibro dei Led Zeppelin e, talvolta, dei Beatles. Forse non tutti sanno che, in origine, questa struttura era adibita a cinema.