La musica di Elvis Presley e l’incredibile successo del cantautore americano sono stati degli incredibili marchi di fabbrica della storia della musica, tanto da portare band e formazioni di diverso tipo a sentirsi continuamente ispirate dal Re del Rock ‘n’ Roll; il successo di Elvis non è stato assolutamente casuale, e ha anzi caratterizzato gran parte della storia del rock. Nel parlarvene all’interno del nostro articolo vogliamo, però, indicarvi la storia di quelle accuse che sono state mosse dai Beatles verso il cantautore statunitense, reo di aver distrutto la sua carriera a seguito di un momento specifico della sua vita: di quale momento si tratta?
Le dichiarazioni di Paul McCartney sulla musica di Elvis Presley
La grande ammirazione che i Beatles provavano per Elvis Presley non è stata lontana da critiche e momenti in cui la formazione di Liverpool ha pensato che il cantautore statunitense fosse musicalmente arrivato al capolinea; diversamente da quanto diversi addetti ai lavori dichiarano, però, i Beatles pensano che il momento negativo ci sia stato molto prima del previsto, per quanto Elvis Presley abbia realizzato dei capolavori che non possono non essere sottolineati.
In particolar modo, il momento identificato dai Beatles è quello in cui Elvis Presley si arruolò nell’esercito statunitense, non prestando fede a tutto ciò che la sua musica aveva creato. Paul McCartney ne ha parlato nei seguenti termini: “Ho sempre pensato che [il suo periodo nell’esercito] avesse rovinato Elvis. Ci piaceva la libertà di Elvis come camionista, come ragazzo in jeans e fianchi girevoli, ma non ci piaceva con il taglio di capelli corto nell’esercito, dove chiamava tutti ‘signore'”.
John Lennon e il momento in cui Elvis Presley è morto musicalmente
Se le dichiarazioni di Paul McCartney hanno caratterizzato un modo per spiegare quale fosse il pensiero che ha animato i Beatles anche dopo il celebre incontro che hanno avuto con il Re del Rock ‘n’ Roll, di maggior rilievo e crudeltà sono state le parole di John Lennon, che si è riferito ad Elvis Presley come morto musicalmente dopo i suoi anni nell’esercito statunitense, che hanno distrutto la sua carriera rendendolo come un “morto vivente”.
Parole certamente dure, ma indicative di una passione per Elvis Presley mai acritica, e che fu contestualizzata nella ricerca di un momento specifico che si ponesse come determinante nella carriera dello statunitense. Quelle che seguono sono le dichiarazioni dello stesso John Lennon: “Fino a [allora] pensavo che fosse musica bellissim. Ma dopo che è entrato nell’esercito, credo che gli abbiano tagliato i coglioni. Non solo gli hanno tagliato i capelli, ma gli hanno anche rasato le gambe. Elvis è morto davvero il giorno in cui si è arruolato nell’esercito. Fu allora che lo uccisero, e il resto fu una morte vivente”.