Chris Cornell è conosciuto soprattutto come la voce dei Soundgarden, dei Temple of a Dog e degli Audioslave. Fin dalla adolescenza ha sofferto di depressione, a causa della difficile situazione famigliare, tanto che, dopo il divorzio dei genitori, prende il cognome della madre. Iniziò suonando la batteria, per poi passare alla voce ed alla chitarra. Oggi ricorrono i tre anni dalla morte, quando fu ritrovato senza vita a Detroit, suicidatosi impiccandosi.
Chris Cornell: una voce formidabile
Grazie al suo tono distintivo è da molti considerato una delle migliori voci del rock degli ultimi anni. Anche a causadi questa sua sonorità distintiva i Soundgarden, la prima band in di cui Cornell fece parte, riuscì a distinguersi in positivo ed ad emergere negli anni ’90 all’interno del movimento grunge. Per celebrare la sua figura ed il suo talento basta ascoltare la traccia vocale isolata dallo straziante brano “Black Hole Sun” dei Soundgarden.
Il grande successo dei Soundgarden con “Superunknown”
Quando nel 1994 la band pubblicò l’album ironicamente chiamato “Superunknown”, ebbe grande successo, vendendo 310000 copie nella prima settimana dalla pubblicazione e raggiungendo la vetta delle classifiche statunitensi, canadesi ed australiane, facendo diventare la band un gruppo riempi stadi. Un elemento fondamentale per il successo dell’album è stato il singolo “Black Hole Sun”, che ebbe il grande merito di fare conoscere il gruppo a molti nuovi ascoltatori, soddisfacendo al contempo anche i fan che nel decennio precedente aveva apprezzato la band per il suo suono hardcore.
Il brano “Black Hole Sun” vinse il Grammy come “Best Hard Rock Performance” e, ascoltando la traccia vocale, questa non è certo una sorpresa. Il frontman fornisce infatti una prova così raffinata e toccande che anche la traccia isolata da i brividi.
Chris Cornell: come gli venne l’ispirazione per “Black Hole Sun”
A Chris Cornell venne l’idea per questa canzone mentre rientrava alla sua abitazione dai Bear Creek Studio, dove i Soundgarden registravano all’epoca. Infatti ascoltando le news alla radio e ascoltando un titolo capì male le parole, distiguendo solo “Black Hole Sun”, intuendo immediatamente che sarebbe stato un buon titolo per una canzone. La parte strumentale poi scaturì fluente a partire dal riff.
Come Chris Cornell dichiarò. “Trascorsi molto tempo canticchiandomi in testa quella melodia per non dimenticarla e, appena arrivato a casa, l’ho fischiata con un dittafono. Il giorno successivo l’ho portata nel modo reale, cambaindola in pochi punti per renderla più interessante. Dopo di che scrissi i testi, praticamente è stato un flusso di coscienza.”.