Il grande successo dei Soundgarden è stato determinato da una serie di situazioni e di avvenimenti storici che hanno portato la band grunge statunitense ad ottenere una grandissima celebrità, determinata soprattutto dal personaggio che è meglio la portata al successo, Chris Cornell. Il cantante e leader della formazione, prima ancora di ottenere tutto quel successo che oggi gli riconosciamo e che lo portano ad essere etichettato come uno dei migliori di sempre nel suo ambito, aveva iniziato la sua carriera nei Soundgarden da batterista, così come raccontato dal chitarrista della band Kim Thayil. In merito alle dichiarazioni dello stesso chitarrista, vogliamo citarvi delle parole piuttosto importanti che possono essere emblematiche e per ricordare Chris Cornell il suo grande successo.
Le dichiarazioni di Kim Thayil sui primi anni di Chris Cornell
In merito ai primi anni di Chris Cornell all’interno della formazione dei Soundgarden, Kim Thayil ha dichiarato quanto segue: “Sai, facevamo musica prima di Matt; lo facevamo con Chris quando Chris era il nostro batterista – quando eravamo in tre. Non eravamo veramente consapevoli fino a quando non abbiamo finito di scrivere qualcosa e poi qualcuno diceva: “Suona un po’ strano”.
E ancora: “Ma con Matt – lo conoscevamo, sapevamo che era uno dei due migliori batteristi, e sapevamo che gli saremmo piaciuti, e sapevamo che aveva questa indipendenza e che poteva suonare le cose strane che scrivevamo. Ora, nel mezzo, avevamo un batterista di nome Scott [Sundquist], non era così a suo agio con i tempi che realizzavamo. Aveva una sensibilità per lo swing: siamo passati da un post-punk bizzarro a un po’ più psichedelico e groovy con Scott, che aveva quella sensibilità per lo swing.Con Matt, ha riportato questa capacità di interpretare lo strano che abbiamo sempre scritto in modo naturale, la roba in cinque e sette, e cose del genere”.
La più grande ispirazione di Chris Cornell
Nell’ambito della sua intervista, il chitarrista dei Soundgarden ha avuto anche modo di parlare di quale sia stata l’ispirazione maggiore per Chris Cornell. In particolar modo: “I Beatles erano enormi quando ero un ragazzino. Penso che il primo album che ho avuto è stato ‘Hey Jude’, che era una compilation di singoli, e poi penso che quando ero in quinta elementare, per Natale, ho avuto ‘Sgt. Pepper’ e ‘Revolver’. Erano molto importanti. Credo di essere andato in diverse direzioni entrando nel metal, nel punk… quindi è un po’ come lasciarsi i Beatles alle spalle perché c’è un sacco di roba che è uscita alla fine degli anni ’70.”
E ancora: “Penso che Chris abbia ascoltato i Beatles un po’ più a lungo, come qualcuno che sta scrivendo più linee vocali, penso che fosse più orientato verso i Beatles e la loro sensibilità. A questo punto mi sto avvicinando alle chitarre, ai rumori strani e agli approcci dinamici alla scrittura di canzoni e agli arrangiamenti, e direi sicuramente che i Beatles hanno avuto il loro ruolo nella band.”